Martedì 28 marzo alle 21.00, nella splendida cornice del Circolo Filologico di Milano, il format di conferenze lampo 5×15 Italia presenta in collaborazione con art4sport ONLUS una serata dedicata alle paralimpiadi e allo sport come terapia per bambini e ragazzi portatori di protesi di arto.
Alla fine 2009 partendo dall’esperienza della campionessa di scherma paralimpica Bebe Vio viene fondata l’associazione art4sport Onlus, che crede nello sport come terapia fisica e psicologica per bambini e ragazzi con amputazioni di arto. Bebe ne è diventata la testimonial e prima sostenitrice lavorando attivamente per lo sviluppo e la crescita dell’associazione. Ad oggi vengono seguiti venti bambini e ragazzi con amputazioni varie, sparsi in tutta Italia di etá dai 6 ai 20 anni, che formano l’art4sport Team.
Bebe Vio: “Voglio far conoscere il mondo paralimpico ed i suoi atleti a molte persone e portare lontano il loro messaggio. Questo è anche uno degli obiettivi di art4sport, l’Associazione ONLUS fondata insieme ai miei genitori dopo la mia malattia, siamo un team fantastico in cui credo motlo. Nella vita, per me, fare squadra è fondamentale perché con l’aiuto di qualcuno che ti sostiene puoi andare molto ma molto lontano…”
I cinque ospiti che questa volta si alterneranno sul palco di 5×15 Italia per conquistare e sensibilizzare il pubblico con le loro storie, passioni, idee sono:
BEBE VIO: Beatrice Maria “Bebe” Vio è una schermitrice italiana, campionessa paralimpica e mondiale in carica di fioretto individuale. Dal 2009 ad oggi ha partecipato ad oltre 120 manifestazioni, convegni ed incontri sul tema della disabilità e lo sport, ad ottobre 2016 ha fatto parte della delegazione italiana alla cena di Stato della Casa Bianca incontrando il Presidente Obama e dall’inizio del 2017 si è trasferita a Treviso dove lavora da Fabrica, l’agenzia di comunicazione del Benetton Group per lavorare un anno a progetti di comunicazione a sfondo sociale con un team di giovani talenti internazionali. (biografia)
AUGUSTO BIZZI: fotografo ufficiale della federazione mondiale di scherma, non ché di quella italiana. All’attivo la partecipazione come fotografo alle Olimpiadi di Pechino 2008, Olimpiadi e Paralimpiadi Londra 2012, Sochi 2014 e Olimpiadi e Paralimpiadi Rio 2016. (biografia)
CLAUDIO GRUPPIONI: da vent’anni è uno esperto nel settore protesi, inizia a lavorare in questo settore nel 1987 presso l’Ortopedia Rimondi di Bologna e dopo 2 anni nel 1989 viene assunto da Otto-Bock Italia, azienda tra le leader nel settore. Nel 1997 passa in Arte Ortopedica, azienda privata convenzionata, dove svolge l’incarico di protesista con mansioni di rilievo misure e calco, costruzioni protesi, prova sul paziente e conseguente consegna del presidiodio. (biografia)
GABRIELE ROMAGNOLI: giornalista e scrittore, ha pubblicato il primo racconto, Undici calciatori, nella prima antologia Under 25, “Giovani blues”, curata da Pier Vittorio Tondelli. Ha esordito, sempre con un libro di racconti, Navi in bottiglia, finalista al Premio Campiello. In seguito, tra gli altri, ha pubblicato In tempo per il cielo, L’artista, Passeggeri, Solo i treni hanno la strada segnata. È stato inviato a New York per La Stampa, ha collaborato con diversi periodici e quotidiani, tra cui la Repubblica, Vanity Fair, Diario. Dal febbraio 2016 è direttore di RaiSport. Il suo ultimo libro è Solo bagaglio a mano (Feltrinelli, 2015). (biografia)
ALESSANDRO PAROLI: fiorettista, vice campione italiano under 23 nel 2012, campione italiano assoluto a squadre nel 2014, bronzo a squadre alle Universiadi nel 2015 e bronzo alla Coppa del Mondo di Tokyo 2016, è stato sparring partner della nazionale paralimpica di fioretto ai Giochi Paralimpici di Rio 2016. (biografia)
5×15 Italia accoglie personaggi del mondo dell’arte, della scienza, dello spettacolo, della comunicazione, dell’innovazione e del volontariato che si mettono o in gioco raccontando le proprie idee, conquiste e aspirazioni in brevi ed emozionanti storie, che indichino nuove prospettive e intuizioni all’avanguardia. Solo 2 regole da rispettare: parlare “a braccio” contando sulle proprie abilità oratorie e solo 15 minuti a disposizione per appassionare, commuovere, stimolare, incuriosire o divertire la platea.
Il format importato da Notting Hill a Milano ha trovato da subito un pubblico affezionato che ha saputo cogliere fin da subito lo spirito innovativo della rassegna, un incrocio fra TED e Hay Festival, che dal 2010 ha suscitato un grande clamore non solo a Londra ma anche a Parigi, New York, Milano, Dublino e Sidney. L’edizione italiana è stata fortemente voluta e organizzata a Milano da Marilù Martelli e Leopoldo Zambeletti.
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