FACCIAMO NIENTE INSIEME” è il secondo disco di ALI’. Arriva a tre anni dall’esordio discografico “La rivoluzione nel monolocale” e segna un passo in avanti nella proposta artistica del cantautore siciliano.
Come per il primo disco anche questo nuovo lavoro vede la collaborazione con Lorenzo Urciullo “Colapesce” a cui è stata affidata la produzione artistica. Dieci brani, tutti originali tranne “Colori” una cover di un brano di Luca Carboni. Dieci episodi di intimo e cinico amore per la propria esistenza. Non ci sono eroi, né storie d’amore epiche: c’è ancora, e sempre più forte, quella malinconica e sorniona luce delle 3 del pomeriggio che fotografa ogni piccolo particolare che circonda. Sogna in una vasca da bagno sempre più stretta e scrive canzoni col disincanto innamorato dei suoi anni, occhi e orecchie che viaggiano lungo la costa orientale, ricordi dolcemente arrabbiati: da Mosca alla punta più a Sud d’Italia. E’ interamente innamorato del voler amare: corpi e sensi che a fatica stanno in piedi, sotto i colpi della vita quotidiana. Forti e delicati come ogni vita di oggi: attaccata alle piccole e fondamentali cose del nostro inquieto ed annoiato passare i giorni.
C’è anche un taglio di luna, fredda, su ogni episodio. Ci sono ritmi artificiali, ricordi degli anni 80 e suoni da tivù commerciale. C’è la costante voglia di riderci su, contro ogni disperazione, contro ogni presagio funesto. Perché, comunque, alla fine, c’è sempre il mare nel quale cercare riparo e quiete.
10 piccole canzoni o eclissi, che delineano contorni e si confondono al centro.
10 respiri profondi dalla finestra della propria altrettanto piccola esistenza.
Con la produzione esecutiva di Raimondo Ferraro ed AutoReverse, la produzione artistica di Lorenzo Urciullo “Colapesce” , registrato e mixato da Toni Carbone (Denovo, Carmen Consoli) presso gli studi WaterBirds e T-Lab Revolution di Catania, con il supporto di Roberto Cappellani alla batteria.
“Fare niente insieme, insieme con chi vuoi. Niente noia, niente forzature, semplicemente privi di costruzioni addosso. Condividere anche il silenzio rimanendo sereni e lontanissimi dall’imbarazzo, è l’empatia più bella che ti possa capitare”.
1) “NON SEI SPECIALE” : Accorgersi di ripetere sempre gli stessi sbagli, accorgersi di non far guarire quasi mai le cose odiate, accorgersi di non rinunciare a scrivere canzoni per gli amici. E poi accorgersi di amare ogni neo del suo corpo e poi accorgersi di amare ogni suo piccolo gesto e poi accorgersi che senza di lei, ogni santa mattina, davanti a uno specchio mi direi: “non sei speciale”.
2) “UFO”: il viaggio, di soli pochi chilometri, accanto casa. La scoperta continua di sé stessi, senza voli o ali. A piedi, nudi, per trovare e trovarsi. Come un essere da un altro pianeta, venuto per salvare la nostra cara quotidianità.
3) “OCCUPATI DI ME”: è la vita che vita non è se non fra le tue mani. Ogni sera, come ogni sera, incuranti di quello che c’è fuori, si ricomincia da noi. Troisi, la Russia e la voglia di abbandonare il futuro nelle tue mani. Il posto più sicuro tra le eclissi e le ombre di ogni giorno.
4) “VIA UMBERTO”: i sogni e il futuro da piccola città. Le risate semplici e la paura di “ogni giorno uguale a domani”. Il mare rimane l’ultimo luogo accessibile a poco prezzo ed è lì che possiamo baciare i nostri figli anche senza un euro.
5) “ERO IO”: Tic. Contare. Automobili. Autoanalisi. Autoironia. E di nuovo, ricominciare. Tic. Contare. Automobili…
6) “A ME IL MARE PIACE QUANDO È SERA”: Quando gli anni sulla carta d’identità sono abbastanza per andare indietro nel tempo fino al secolo scorso. Quando nell ’acqua del mare si uniscono ricordi, madri, figli, football sulla sabbia, capelli soffiati dal vento. Quando la barba di venti giorni è fuori contesto e per niente alla moda. Quando partire significa cercare cure mediche per l’abitudine.
7) “CALZE A RIGHE”: E se il tabaccaio fosse il nostro unico dispensatore di sogni? E se un incontro con un vecchio conoscente diventasse l ’occasione per sfogare tutta la rabbia accumulata? E se oggi decidessi di indossare finalmente quelle calze a righe come antidoto alle delusioni? E intanto sono sempre qui ad aspettarti, qui ad aiutarti ad amarmi.
8) “COLORI”: Coverizzare Luca Carboni in mezza giornata con un Ipad e Garageband. Goduria.
9) “D’ESTATE”: La stagione che porta calore e corpi che si intrecciano. Le distanze si accorciano come il fiato sotto il sole, si allungano come i discorsi che durano una notte intera. Le parole cadono addosso come l’acqua da una vasca senza bordi.
10) “466”: Faccia al muro, padre e madre, l’eco delle galassie, il tonfo nelle tasche vuote. Il paracetamolo e gli occhi tristi. L’ipocondria è solo la paura di una pessima e smisurata immaginazione senza controllo, non si muore! 466 è soltanto la quattrocentosessantaseiesima registrazione vocale di un provino sul cellulare.
ALI’ – BIOGRAFIA
Alì non prende il nome dal leggendario pugile americano. Alì è semplicemente il cognome. Il cognome di Stefano. Classe 1978, nato a Catania e cresciuto a Siracusa. Nei primi mesi del 2011 inizia a stilare i brani de “La rivoluzione nel monolocale”calda e precaria. Nove brani inediti e una cover di Paolo Conte. Il disco viene prodotto artisticamente da Lorenzo Urciullo “Colapesce” e pubblicato da La Vigna Dischi.
Dopo 2 anni e oltre 80 date in tutta Italia ritorna in studio sempre al fianco di Lorenzo Urciullo come produttore artistico. Ancora 9 canzoni inedite e una cover stavolta di Luca Carboni.
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