Il live che ha suggellato il successo del disco “L’amore comporta” riprende il suo cammino dalla Campania, terra molto cara all’artista milanese, dove si è sempre sentito accolto con il calore che fa parte del DNA delle persone di questi luoghi.
La scenografia che si presenta agli avventori è suggestiva: una sorta di sistema solare, perché solare è la musica che si sta per ascoltare; al palco centrale si aggiungono altri quattro palchetti collegati e che si inoltrano sulla platea, in maniera che i fans possano essere quanto più possibile vicini al loro idolo.
Ore 21.05, sabato 11 aprile 2015, la musica ha inizio!
Entra la band, sette elementi in tutto: Massimo Varini, Emiliano Fantuzzi e Gabriele Fersini (i tre chitarristi), Mattia Bigi (basso), Leo Di Angilla (percussioni), Alessandro Magri (tastiere e programmazioni) e Mika Ronos (dalla Repubblica Ceca, batterista ventiduenne scoperto su YouTube da Biagio).
Dall’intro (una citazione da “Start me up” dei Rolling Stones che Biagio volle utilizzare nell’arrangiamento della sua canzone) si capisce che il primo brano sarà “Tra te e il mare”, canzone portata da Laura Pausini al successo nel 2000. Il pubblico è in visibilio quando la figura del cantante compare e la sua voce inizia a scavare nei cuori sognanti.
La scaletta del concerto prende a piene mani dall’ultimo lavoro discografico, sette brani in tutto, sui 31 che verranno eseguiti, quasi tutti comunque improntati sulle produzioni degli ultimi anni, anche se non mancano brani degli esordi. Andiamo a raccontare questa progressione di emozioni.
La seconda canzone, “Cado”, fa capire che l’energia sarà tanta e il suono quello di un vero e proprio concerto rock, il rock romantico targato Biagio Antonacci, che prosegue con “Insieme finire”; quindi la serenata di “Tu sei bella”, la dichiarazione “Mi fai stare bene”, il nuovo singolo “L’amore comporta”, con “Hai bisogno di me” torna l’energia. Seguono “Il cielo ha una porta sola”, “Ti dedico tutto” (che prsenta come la “sua” canzone), “Non so a chi credere” (portata a Sanremo nel 1003), “Angela” (in una versione rock rovente), “Non ci facciamo compagnia”, “Sappi amore mio”, la dolcissima “Se è vero che ci sei”, l’autobiografica “Non è mai stato subito”.
A questo punto Biagio esce di scena per una piccola pausa durante la quale parte uno stellare assolo di batteria che fa comprendere i motivi per i quali il cantautore ha scelto Mika Ronos come nuovo compagno di palco.
Cambio di abito e Antonacci riguadagna il palco, accompagnato da Varini per un medley alla chitarra acustica (con interventi delle tastiere): “Così presto no”, “Coccinella”, “Le cose che hai amato di più”; per chiudere questo momento una emozionante versione, la stessa eseguita a Saremo, di “Quando”, per ricordare il suo amico Pino Daniele; la canzone a Caserta, come il giorno prima ad Eboli, ha avuto una particolare emotività, visto l’unisono del pubblico campano, orfano del grandissimo bluesman.
Rientrano quindi gli altri elementi della band e parte “Quanto tempo e ancora”, cantata in parte in spagnolo, uno dei brani del suo disco di maggior successo, “Mi fai star bene”, del 1998, segue una versione tra il rock e il raggae di “Convivendo”, “Buongiorno bell’anima”, un’ovazione accoglie “Se io se lei”.
A questo punto il cantautore introduce “Ti penso raramente” con un discorso molto vero e pratico sull’amore, sul rapporto di coppia, che termina raccontando quanto detto al figlio “all’inizio di un rapporto dai subito il peggio di te stesso, così sarai sicuro che chi ti ha scelto lo ha fatto per quel che sei”. Ancora dall’ultimo album ascoltiamo “Dolore e forza” e “Ho la musica nel cuore”, quindi un altro tuffo nel passato con una versione più ritmata dell’originale di “Iris” e una coinvolgente versione dance di “Pazzo di lei”. In chiusura Biagio riserva al pubblico la gitana “Sognami” e la pizzica di “Non vivo più senza te”; ma il vero finale, dopo un’altra breve uscita di scena, è col bis “Liberatemi”, dopo un’invettiva sui politici italiani che risuona più come un invito a tutti a darsi da fare per cambiare il nostro paese, facendo ognuno il nostro dovere.
Adrenalina, dolcezza, energia, romanticismo. Un concerto pieno di bellezza. Grande Biagio!
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