Il 28 novembre 2014 Carmen Consoli è tornata nelle radio e negli store digitali dopo quattro anni di silenzio musicale, dovuti tra l’altro ad importanti cambiamenti nella sua vita privata (la nascita del primogenito Carlo Giuseppe il 10 luglio del 2013), con l’uscita de “L’abitudine di tornare”, singolo apripista dell’omonimo album. Il videoclip, che è stato girato a Martano, in provincia di Lecce, ha trovato la sua ispirazione, come anche la copertina del singolo, nel fantastico mondo del Mago di Oz. Il lancio del singolo ha anticipato l’uscita del nuovo album, pubblicato il 20 gennaio 2015, prodotto da Gianluca Vaccaro, Massimo Roccaforte e Carmen Consoli per la Narciso Record Sas e distribuito da Universal. Si tratta dell’ottavo album in studio della Cantantessa, giunto a sei anni di distanza dall’ultimo album di inediti, Elettra (2009).
Il disco si presenta come una raccolta di fotografie, come un insieme di ritratti estremamente nitidi di momenti di vita vissuta, alcuni di carattere collettivo, altri più intimi e personali.
Alcune canzoni trattano temi sociali impegnati da sempre cari alla cantautrice, e forse sono le più riuscite di tutto l’album: c’è Esercito silente, amaro ritratto di una Palermo omertosa e genuflessa alla mafia; La signora del quinto piano, racconto ironico di una vicenda di stalking e femminicidio; E forse un giorno, pezzo crudo e tagliente sulla crisi economica che ormai da anni ha messo in ginocchio l’Italia; e la quanto mai attuale La notte più lunga, sullo sbarco dei migranti sulle nostre coste. Ma c’è anche spazio per le vicende più personali, come in Ottobre, ricordo agrodolce di un amore vissuto tra due ragazze negli anni ’50, o nella dolce ballata Questa piccola magia, che racconta la tenerezza della maternità. Ci sono alcune istantanee di amori in crisi, che stanno finendo o faticano a spiccare il volo: è il caso di L’abitudine di tornare, Sintonia imperfetta, Oceani deserti (scritta in collaborazione con Max Gazzè) e San Valentino.
L’inizio del tour della Cantantessa è stato anticipato il 6 marzo dall’uscita del secondo singolo estratto dall’album, Sintonia imperfetta, che racconta di una relazione che a lungo andare si consuma nella routine.
Il 9 aprile, dal Palasavelli di Porto San Giorgio (FM), ha preso il via “L’abitudine di tornare Tour”. A cinque anni di distanza dal “Ventunodieciduemilatrenta Tour” la Cantantessa è tornata sui palchi di tutta Italia per presentare il suo nuovo album L’abitudine di tornare, spogliandosi degli abiti acustici e soft da teatro per riaffermarsi come vera signora del rock all’italiana.
Abbiamo avuto il piacere di ascoltarla l’11 aprile al Palalottomatica di Roma, per la prima data ufficiale della tournée dopo la data zero di Porto San Giorgio. La Consoli ha saputo creare uno spettacolo perfetto in tutte le sue componenti. Scaletta equilibrata con un giusto mix di pezzi vecchi e nuovi e di schitarrate rock e ballad, momenti toccanti come la citazione di Peppino Impastato posta all’inizio di Esercito silente. La band che la accompagna è fortissima e composta per metà da esponenti del gentil sesso: Fiamma Cardani alla batteria, Luciana Lucini al basso, e poi Massimo Roccaforte alla chitarra e Roberto Procaccini alle tastiere.
I nuovi pezzi si mescolano alla perfezione con le pietre miliari del repertorio della Consoli, che fanno cantare il pubblico all’unisono e in modo catartico, con le braccia e la gola rivolte verso il cielo, da Fino all’ultimo a Sentivo l’odore, da Geisha a Stato di necessità. È a metà concerto il momento più intimo della serata, con la Consoli sola sul palco accompagnata dalla sua chitarra acustica, a raccontare al pubblico gli amori strazianti e le storie malinconiche di Blunotte, In bianco e nero e L’ultimo bacio.
Nell’encore due duetti con l’amico Luca Madonia, in particolare su Grida dei Denovo e su L’alieno, canzone presentata al Festival di Sanremo 2011 in duetto con Franco Battiato e con la stessa Consoli. Il finale di serata è perfetto con Confusa e felice e Amore di plastica a concludere due ore di musica adrenaliniche e sofisticate.
Carmen Consoli è un’artista che si fa attendere, che torna ad imbracciare la chitarra, a scrivere canzoni ed a calcare i palchi solo quando ha davvero qualcosa da dire, e questo le fa onore; soprattutto, le fa restare fedelissimo quel pubblico che la segue da vent’anni e che la apprezza in ogni sua camaleontica trasformazione, dentro la quale riesce sempre ad intravedere la stessa Donna con la D maiuscola.
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