Nome Artista: Angelina Lapadula
Titolo opera: Human dynamism
Ci parli di Lei
Sono lucana, nata a Pisticci in provincia di Matera. Risiedo a Policoro da molti anni oramai, ma da buona lucana non ho reciso il legame con il mio paese natio. Rappresento un po’ la mia regione caratterialmente: non amo mettermi in mostra, riservata, solo con chi stringo legami amicali può scoprire le sfaccettature del mio carattere. Donna, madre, moglie, con tutte le contraddizioni e i moti d’animo e la passionalità che contraddistinguono un artista che cerca e vede il bello nelle cose, anche quello più nascosto. Che conserva l’entusiasmo e alcune volte il candore di quando era fanciulla.
Ci parli della sua arte
La mia arte nasce dall’intimo del mio essere. Ho sempre amato disegnare, dipingere, colorare, sin da bambina. Ho sempre amato la manualità, “tenere le mani in pasta”. Sono autodidatta, più recentemente ho frequentato un corso sulle tecniche di chiaroscuro e un altro sul volto e il ritratto, che mi hanno consentito di migliorare nella tecnica ed esprimermi meglio.
Ha inizio casualmente, dalla quasi necessità del riuso e recupero degli oggetti: restaurando un tavolo di casa. Ho avuto l’idea di dipingerlo e così ho realizzato una mia versione di Giuditta e Oloferne di Klimt sul piano del tavolo e da allora in poi non ho più posato i pennelli.
Mi sono accostata a diverse tecniche quali il disegno con la grafite, carboncino, olio, acrilico, penne biro colorate, acquerello. La mia arte mi rappresenta in tutto e per tutto. Mi rappresentano i colori vivi, pieni di luce, che non sono mai squillanti, sgargianti, il colore che lascia spazio sempre alla fiducia nel futuro e alla positività. Mi rappresenta la matericità , la “voglia ed il bisogno di sostanza” di consistenza, di sentire le cose. Mi rappresentano le volute dei disegni, le commistioni dei colori ad acquerello, che creano nuove nuance, ma che hanno la peculiarità di rimanere alla radice sempre del colore originario, senza perdere l’unicità e la personalità.
Mi piace accordare ad ogni soggetto la tecnica che in quel momento reputo possa rendere meglio la lettura del messaggio contenuto. Ciò che mi è più congeniale è il polimaterico realizzato con gli acrilici sia su tele che su legno. Altra tecnica che sento mia è la fluid art da me rivisitata e mescolata al materico, sempre realizzata con gli acrilici. Tecniche, queste ultime, con le quali riesco ad esprimere me stessa, a fermare sulla tela le mie idee, il mio sentire ed il mio essere.
Ci parli dell’opera che è stata selezionata per la Selezione Arte 2023 di Casa Sanremo
Human Dynamism è il titolo della tela selezionata per Casa Sanremo Arte. Realizzata appunto su tela, con gli acrilici con la fluid art accostata al materico.
Fondo nero che rappresenta il malessere, genericamente dell’ umanità ma anche del singolo individuo e dell’artista. La chiave di lettura segue un certo “percorso”: comincia dalla campitura nera. Nella parte superiore troviamo il bianco che indica il candore iniziale, la speranza e l’approccio positivo alla vita e alle cose in genere all’alba del giorno. Seguono un arancio ed un giallo più polverosi che hanno perso la loro forza e la intensità del colore a rappresentare le difficoltà della vita che spengono le positività, ma che comunque sono ben riconoscibili ed indomiti. Efflorescenze carminio che rappresentano le ferite della vita, il sangue, ma anche la passione della quale non si può fare a meno per vivere.
Altre efflorescenze bianche, invadono la tela nella sua metà e rappresentano la speranza della quale non si può fare a meno nella vita per intraprendere nuove battaglie o semplicemente per vivere. Quasi in sordina troviamo il color oro che sottolinea quanto è preziosa la vita. Frammenti di vetro inseriti nel colore a testimoniare i grandi dolori e gli offendicula che ci imponiamo. Anche qui riscontriamo la dualità, non solo eventi che lacerano l’esistenza ma anche a rappresentare le difese che ergiamo per salvaguardare noi stessi. La battaglia della vita, per alcuni lo scorrere della stessa ed il preservarla dagli eventi negativi non perdendo la speranza e ricordandosi di quanto preziosa sia.
Alla luce del successo dell’edizione 2023 del Festival di Sanremo e del boom mediatico e culturale dei Casa Sanremo, come giudica il binomio Musica e Arte? E quanto è importante sensibilizzare soprattutto i giovani alla cultura?
Per quanto mi riguarda sfondiamo una porta aperta. Sono solita dipingere ascoltando la musica. E’ notoriamente una forma d’arte che ha saputo tradurre le emozioni umane in note, le ha fatte correre sulla pelle dei fruitori e incendiato gli animi. Ha tradotto in note le pene d’amore e ha regalato dolcezza a cuori affranti. Mi viene spontaneo pensare alle musiche di Morricone, alle arie delle opere, alle canzoni dei nostri cantautori che hanno sottolineato i momenti particolari delle nostre vite. Grande mezzo di comunicazione come la pittura.
Sensibilizzare i giovani alla cultura è sempre cosa importante ed ottima, direi essenziale. Fare innamorare i giovani della cultura, nel senso più ampio del termine, vuol dire guardare al futuro. Avere individui portati al ragionamento, al discernimento delle cose, che hanno cura del mondo circostante, del prossimo. Significa rispetto in ogni sua forma. Comprensione del modo di vivere e di pensare che non sia il proprio, giusto approccio e curiosità verso le novità non ritenendole negative a priori. Apertura mentale.