CASASANREMO ARTE, ANNA PELLEGRINO

NOME ARTISTA: ANNA PELLEGRINO

TITOLO DELL’OPERA: IO MI PRENDO CURA DI TE

CI PARLI DI LEI

Mi chiamo Anna Pellegrino sono nata a Sarno in provincia di Salerno, sono la prima figlia di quattro. Amo l’arte fin da piccolissima, ricordo che passavo gran parte del mio tempo a creare, cucire e dipingere, mi sono espressa sempre in diverse forme d’arte. Ho scoperto la pittura ad olio a 13 anni, quando mi fu regalato il mio primo cavalletto e una meravigliosa scatola di colori. Dopo aver dipinto il mio primo quadro, che era una natura morta, ho impresso, per sempre, il piacere dell’odore stesso dell’olio e della trementina, che sono diventati qualcosa di irrinunciabile.

È stato un crescendo, non mi sono arresa nemmeno quando sono stata ostacolata negli studi artistici.  Infatti, dopo il diploma da perito tecnico commerciale, ho deciso di approfondire la conoscenza della pratica della pittura da autodidatta, lavorando su me stessa e sulle varie tecniche pittoriche.

CI PARLI DELLA SUA ARTE

Ho iniziato con la tecnica a velature che mi ha accompagnata per molti anni, la trovo di grande effetto e di tanta pazienza, poi col tempo ho sentito altre necessità. Entrare sempre più in empatia col colore e il bisogno di osare, mi ha portata a sperimentare e studiare costantemente, a scoprire la bellezza e la libertà di rompere certi schemi. I piccoli strati di colore non mi bastavano più, avevo bisogno di pennellate corpose, ricche di colore da gestire sulla tela in modo sicuro e sentito dal profondo.

Un’altra caratteristica della mia ricerca è l’utilizzo di supporti diversi dalla tela e l’applicazione su di essa di elementi ricostruiti, applicati e armonizzati nel contesto. Finora mi sono espressa con soggetti prevalentemente figurativi, ma l’arte è una continua evoluzione e non escludo la possibilità di avvicinarmi all’astrattismo o all’informale.

CI PARLI DELL’OPERA CHE E’ STATA SELEZIONATA PER LA SEZIONE ARTE 2023 DI CASA SANREMO

Essere stata selezionata per Casa Sanremo Arte è stata una grande emozione ed un’occasione per vivere da vicino l’esperienza.

Attraverso la tela, dopo una profonda analisi, ho deciso di toccare un tema che accomuna un po’ tutti, quello della fragilità. E’ stato un lavoro sofferto e sentito, ma profondamente strutturato. Un riscontro l’ho avuto proprio dal monologo di Chiara Ferragni al festival. Lei si è rivolta alla sua bambina interiore. Nella mia opera ho voluto raffigurarmi adulta, una donna che vede riflessa nello specchio la bambina che è stata. Una donna che vuole rispettare il dolore, il disagio e accogliere con amore ciò che la destabilizza. Oggi la mia bambina interiore la voglio prendere in braccio e tenerla al sicuro. Perchè solo rispettandoci possiamo rispettare.

ALLA LUCE DEL SUCCESSO DELL’EDIZIONE 2023 DEL FESTIVAL DI SANREMO E DEL BOOM MEDIATICO E CULTURALE DI CASA SANREMO, COME GIUDICA IL BINOMIO MUSICA E ARTE? E QUANTO E’ IMPORTANTE SENSIBILIZZARE SOPRATTUTTO I GIOVANI ALLA CULTURA?

Musica e Arte, un fantastico binomio. Ho sempre pensato che la massima espressione d’arte è la musica, che materializza le emozioni e le estrapola dal profondo dell’anima. La musica accompagna il poeta, il pittore, lo scrittore elevando ciò che dentro l’anima pulsa nella dimensione dell’inconscio.

Sensibilizzare i giovani alla cultura, all’arte e alla musica è doveroso ed indispensabile. La conoscenza è un viaggio fatto di mille esperienze, che modellano e smussano la forma mentale e l’anima, strutturando la personalità su valori profondi. La bellezza della cultura pone le basi solide nei giovani, rendendoli adulti e migliori verso sé stessi e la società.

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