Dipendenza da gioco d’azzardo. Game Over punta sui Giovani

Il programma “Game Over. Stop al Dolore a Casa del Giocatore, in una due giorni di informazione e gioco ludico-ricreativo incontra i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “F. Gesuè” di San Felice a Cancello.vds_gameover2

Per il nono appuntamento di prevenzione sul territorio, lo scorso 13 e 14 Maggio – la rete associativa guidata da Leo Amici e composta dalle associazioni Fatti per Volare, Sentieri Nuovi, Ali e Radici, Koinè, Alice, Gianluca Sgueglia, Civiltà 2.0, Solidarietà Cervinese, Mezzaluna e da Fondazione Leo – ha scelto il territorio di San Felice a Cancello (CE).

Destinatari delle iniziative sono stati gli alunni dell’ Istituto Comprensivo “F. Gesuè”, guidato dalla Dirigente Scolastica Dott.ssa Teresa Mauro.

Le attività sono suddivise su due giorni, nel primo l’attenzione è focalizzata sull’informazione. La distribuzione di materiali, la proiezione di video e l’intervento dei rappresentanti delle associazioni promotrici della campagna di prevenzione aiutano i ragazzi a comprendere meglio la problematica. Alunni che si dimostrano particolarmente attenti e interessati, la platea sottopone ai relatori diverse domande atte a soddisfare le loro curiosità e a chiarire dubbi sul fenomeno del gioco d’azzardo patologico.

Dopo i saluti della Dirigente Scolastica Teresa Mauro, vi è la presentazione del progetto da parte della coordinatrice Dott.ssa Paola Piscitelli. L’Avv. Michela Pirozzi risponde alle domande dei ragazzi ed instaura con loro uno scambio di informazioni e nozioni. Dopo la proiezione di alcuni video arriva il momento delle testimonianze di Michele e Francesca introdotti dalla Dott.ssa Matilde Travaglione e che attraverso il racconto delle loro esperienze vissute lasciano ai ragazzi un segno palpabile di quanto può essere pericoloso cadere nel vortice della dipendenza da gioco d’azzardo.

vds_gameover1All’evento di prevenzione giungono anche i saluti e la vicinanza della Consigliera di Parità della Provincia di Caserta, Dott.ssa Francesca Sapone che oltre ad aver sottoscritto una lettera di intenti con il programma “Game Over. Stop al Dolore a casa del Giocatore” ne è anche testimonial. “ Il problema del gioco d’azzardo patologico – dichiara la Dott.ssa Francesca Sapone – è un fenomeno particolarmente diffuso sul territorio casertano. Problema che se si affianca al momento di crisi economica, all’alto tasso di disoccupazione di queste terre influisce in modo preoccupante sull’impoverimento delle famiglie e per certi versi all’aumento delle cause di disparità. Ho accettato con piacere, la richiesta di adesione, di sostegno al progetto  e di prestare l’immagine dell’ufficio che rappresento per promuovere e diffondere le finalità di questa iniziativa. Allo stesso modo – conclude la Dott.ssa Francesca Saponeogni volta che posso partecipo volentieri alle varie iniziative che la rete associativa svolge egregiamente sul territorio casertano”.

Il secondo giorno è dedicato alla “Caccia al Tesoro”, le associazioni coinvolgono i ragazzi in una serie di giochi di squadra attraverso i quali i giovani partecipanti possono gustare la gioia del giocare insieme, del divertimento, della spensieratezza e del contatto con la natura e l’ambiente. Giocare per il gusto di divertirsi. “Il gioco è bello quando è sano – afferma la Dirigente Scolastica Teresa Mauroe gli alunni dell’Istituto Comprensivo F. Gesuè lo dimostrano. La caccia al tesoro è stata un successo. No alla ludopatia. Sinceri ringraziamenti al prof. Salvatore Giardino per la fattiva collaborazione, all’avv. Michela Pirozzi per averci inserito in questo percorso di attività, alla Consigliera Provinciale, dott.ssa Francesca Sapone per essere intervenuta”.

Soddisfazione anche da parte delle organizzazioni di volontariato che portano avanti l’iniziativa: “ è sempre bello vedere tanti ragazzi partecipare con interesse e che si divertono in modo sano e pulito. Settimana dopo settimana sono sempre più evidenti i progressi delle attività che abbiamo proposto, siamo a circa due terzi del programma e notiamo che oggi la consapevolezza dell’esistenza del problema della dipendenza da gioco d’azzardo è sempre più diffusa: al centro integrato continuano gli incontri con utenti e semplici persone che vengono a sottoporci quesiti, negli incontri informali che svolgiamo quotidianamente presso associazioni, farmacie, parrocchie, medici di famiglia sono numerose le persone che si avvicinano, prendono i materiali informativi, fanno domande. Che dire poi dei ragazzi e dei giovani che incontriamo nelle scuole, ci lasciano ogni volta senza parole: le loro domande, le possibili soluzioni che propongono, ma soprattutto l’entusiasmo e la voglia nel crederci. Siamo convinti che se si lavora bene, insieme ci si può riuscire”.

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