ELISA. L’anima Vola in the Clubs

Si è concluso il 20 dicembre all’Atlantico di Roma L’Anima Vola Live in the Clubs, che ha portato Elisa sui palchi di alcuni dei più importanti club d’Europa per la terza tranche del tour legato alla promozione del fortunato album “L’Anima Vola”, pubblicato il 15 ottobre 2013 per Sugar Music.

Ph: Giuseppe Maffia
Ph: Giuseppe Maffia

Una serie di successi, personali e di vendita, hanno reso l’anno appena concluso particolarmente fruttuoso ed importante per Elisa. La cantautrice bisiaca è infatti finalmente riuscita ad affrontare (e vincere) la sfida costituita per lei, da sempre, dall’italiano, sua lingua madre ma al contempo figura mostruosa, affascinante ma ostica, spaventosa perché costringe a spogliarsi completamente, a svestirsi da tutte le maschere, a mettersi a nudo abbandonando ogni filtro. Il risultato di questa faticosa ricerca è appunto “L’Anima Vola”, il primo album di Elisa scritto e cantato interamente in italiano. E se non mancano gli “aiutini” di qualche illustre collega (A modo tuo è un regalo di Ligabue, mentre i testi di E scopro cos’è la felicità ed Ecco che sono opera, rispettivamente, di Tiziano Ferro e Giuliano Sangiorgi), il grosso dei testi sono farina del sacco della stessa Elisa, che a questa sua svolta linguistica ha dimostrato di tenere moltissimo, e questo forse è bastato a fugare i dubbi di quanti hanno avuto il sospetto che si trattasse di una mera trovata commerciale.

Il pubblico di Elisa, a giudicare dai risultati di vendita ottenuti dal disco, pare proprio aver capito ed apprezzato la direzione intrapresa dalla sua musica: l’album, infatti, è stato certificato disco di Platino dalla FIMI con più di 60.000 copie vendute.

E non è tutto, perché il 17 novembre scorso è stata pubblicata una riedizione del fortunato album, “L’Anima Vola – Deluxe Edition”, contenente tre canzoni inedite (Pugni sotto la cintura, L’abitudine di sorridere e Ti dirò di sì), due cover (One degli U2 e Bridge over troubled water di Simon & Garfunkel) e un bonus DVD con interviste ed estratti dalla data bolognese della prima parte del tour.

Dopo un’annata così ricca di successi, una serie di date nei palazzetti a marzo, qualche data estiva con gran finale il 27 settembre all’Arena di Verona, una tournée nei club di tutta Europa, Elisa aveva parecchio da festeggiare. Sul palco dell’Atlantico, oltre che dalla sua band (il compagno Andrea “Ringo” Rigonat alle chitarre, Christian “Noochie” Rigano alle tastiere, Victor Indrizzo alla batteria, Curt Schneider al basso, Roberta Montanari, Lidia Schillaci e Bridget M. Cady ai cori), è stata accompagnata da due ospiti speciali: il cantautore londinese Jack Savoretti, che ha aperto il concerto ed ha duettato con Elisa sulla sua Changes e sulla splendida Hallelujah di Leonard Cohen, ed il romano Andrea Faustini, reduce dall’ultima edizione di X Factor UK, che ha accompagnato Elisa in Forgiveness e in una deliziosa versione di (Sittin’ on) the dock of the bay di Otis Redding.

Ph: Giuseppe Maffia
Ph: Giuseppe Maffia

Elisa ha offerto un concerto dall’attitudine rock, nel modo più puro ed assoluto possibile. La dimensione più intima e raccolta dei club è quella che più le si addice, valorizzandola tout court e rendendo possibile uno scambio più  diretto con il pubblico. I suoi musicisti, d’altra parte, producono un suono compatto, esplosivo, da vera rock band d’altri tempi. Senza dubbio questa vocazione risulta un po’ penalizzata dalla scaletta abbondantemente infarcita di grandi successi che di rock hanno ben poco, ma si sa: quando il pubblico cresce bisogna dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Il risultato, nel caso di Elisa, è comunque quello di un ottimo show, in cui a ballad emozionanti ed eteree come Fairy girl e Dancing si alternano pezzi energici ed esplosivi, dalle storiche Labyrinth, It is what it is, Rainbow, Cure me, alla nuovissima Pugni sotto la cintura. Si è riconfermato anche il momento jukebox inaugurato nella prima parte de “L’Anima Vola Tour”, in cui Elisa e la sua band usano concedersi senza riserve. In occasione della data romana hanno regalato ben 5 pezzi fuori scaletta: Electricity, Rock your soul, I know, Gift e Redemption song (classico di Bob Marley).

Il saluto finale di Elisa è un arrivederci a data da destinarsi, perché il tour è giunto al termine e di notizie certe sul prossimo album ancora non se ne hanno. Ma Elisa, forse, ci spiazzerà tutti di nuovo: pare che al momento sia tornata a scrivere in inglese. Non ci resta che aspettare!

Ambra De Vincenzi for Backstage Press © Copyright 2013-15. All Rights Reserved

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