Festival dell’ Oriente

2Il festival dell’Oriente, giunto alla quattordicesima edizione è finalmente arrivato anche a Napoli. Il grande evento si è svolto alla Mostra d’Oltremare che ha ospitato migliaia di persone, curiose di vedere le tradizioni  e la cultura del mondo orientale, una cultura molto diversa dalla nostra ma che attrae molto.   Con grande entusiasmo tutti si sono immersi nelle tradizioni di un continente sconfinato, assistendo e partecipando in prima persona ai numerosi spettacoli, eventi e workshop della giornata. Dalla vestizione del Kimono al circo Cinese, dalla Cerimonia dei guerrieri indiani alla cura dei bonsai, un susseguirsi ininterrotto di oltre 400 esibizioni, dimostrazioni e seminari.       Tra le tante cerimonie, quella che sicuramente ha avuto maggior successo è la cerimonia del tè, presentata da una donna giapponese che con cura e attenzione, in un modo molto elegante, ha spiegato i vari passaggi. E’ una delle arti tradizionali zen più note in Giappone, consiste nel preparare una deliziosa tazza di tè, dando molta importanza allo spirito di accoglienza, cioè il rispetto per gli ospiti e per la natura.

Tra gli spettacoli di danza invece, è Bollywood ad aver ottenuto gli applausi più calorosi. Questi artisti indiani, mescolano i diversi tipi di danza con la recitazione e in modo sensuale e sorridente svolgono coreografie molto movimentate raccontando una storia d’amore. Le persone che hanno assistito allo spettacolo di danza Bollywoodiana , presi dall’entusiasmo, si sono alzati dai loro posti ed hanno imitato i gesti dei danzatori. Inoltre, è stato possibile assistere a gare, esibizioni, ma anche seminari e dimostrazioni sulle più diffuse arti marziali orientali, oltre a spettacoli dimostrativi, con i Maestri più importanti al mondo. All’interno del festival si è svolta anche la fiera della Salute, proponendo diversi massaggi effettuati da professionisti. Gli ospiti del Festival hanno anche potuto partecipare a dei lavoretti  artistici e artigianali, come la creazione di Origami, ovvero delle piccole adorabili sculture create con la carta, oppure hanno potuto creare sempre con l’aiuto degli esperti dei lavori pittorici utilizzando la tecnica del Sumi-e, ovvero la creazione di dipinti utilizzando pennelli di bambù immersi nell’inchiostro.

Una maggiore atmosfera è stata creata anche dai numerosi e affollatissimi bazar tradizionali che vendevano prodotti tipici provenienti dai paesi orientali di tutto il mondo, inoltre tra una bancarella e l’altra sono stati messi in mostra le armature e gli abiti indossati nel passato, dando un colore in più ai vari padiglioni. Diciotto invece erano i ristoranti che hanno proposto la cucina tipica dei paesi orientali in cui assaggiare piatti indiani, giapponesi, thailandesi, cinesi, vietnamiti, indonesiani. Infine la novità più assoluta è stato l’Holi Festival, una festa tipica della religione induista dedicata alla gioia di vivere, al trionfo del bene sul male, al desiderio di stare con gli altri, di giocare e ridere. La regola da seguire era quella di dipingersi viso e corpo con tante polveri di colore. Il Festival dell’Oriente si è concluso alla grande e l’anno prossimo si spera che possa ritornare a Napoli per rivivere emozioni di un mondo diverso dal nostro.

Carmela Bove per  Backstage Press © Copyright 2013-15. All Rights Reserved

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