Pochi sanno, quanto sia prezioso il rapporto che c’è tra un autore e le sue canzoni, eppure è tra i più belli che ci siano nel mondo artistico. Al PlautoTeatroStudio di San Nicola La Strada (CE) Gaetano Curreri, leader degli Stadio, ha riabbracciato in pubblico le canzoni che aveva scritto per altri e mai cantato in prima persona.
I grandi successi affidati ad interpreti come Vasco Rossi, Irene Grandi, Patty Pravo e da loro portati al successo, sono stati completamente riarrangiati dal Solis Strings Quartet (Vincenzo Di Donna e Luigi Di Maio ai violini, Gerardo Morrone alla viola, Antonio di Francia al violoncello), ed eseguiti magistralmente con le più svariate tecniche: pizzicato, balzato, vibrato fino ad utilizzare le casse armoniche degli archi come percussioni.
I brani hanno assunto un nuovo aspetto “più intimo ed essenziale” a detta di Curreri, che confessa di aver ritrovato la voglia di ricantarle proprio grazie alla nuova veste di “canzoni da camera” che lo ha particolarmente ispirato. Il leader degli Stadio aveva già avuto modo di lavorare con il Solis in occasione della registrazione del loro album R-Evolution, e racconta così questa collaborazione: “In due anni ho avuto modo di rendermi conto di quanto il Solis String Quartet sia fantastico. E’ la prima volta che mi trovo a suonare con musicisti tutti diplomati al conservatorio, senza nulla togliere al mio gruppo storico, gli Stadio”.
Al pianoforte Fabio Liberatori, da tempo collaboratore di Gaetano Curreri, ha accompagnato il cantautore nei brani composti insieme per alcuni film di Carlo Verdone. I due artisti, infatti, sono autori delle colonne sonore di “Posti in piedi in Paradiso”, “Acqua e Sapone”, “Borotalco” e “Stasera a casa di Alice”.
Grandi nomi di personaggi che non ci sono più riportati alla ribalta insieme a lui, dunque, come quello del campione del ciclismo Marco Pantani al quale è dedicata la canzone “E mi alzo sui pedali” scritta con Giancarlo Bigazzi. Concerto dedicato, si può dire, anche ai suoi maestri e compagni del suo percorso musicale, quelli che lo hanno spronato a scrivere e in seguito a cantare le sue canzoni come Lucio Dalla e Roberto Reversi: “Mi dispiace che tutti loro non siano più qui con me – afferma Curreri durante il concerto con la voce spezzata dalla commozione- sono sicuro che sarebbero stati felici di quello che sto facendo qui con voi anche a nome loro”.
La serata non poteva che iniziare con la grande passione dell’autore per i Beatles ed il brano “Sorprendimi”, in cui il cantautore ha inserito una citazione di “Magical Mistery Tour” dei suoi beniamini. Ha poi proseguito con quattro “riletture” in chiave intimistica dei capolavori, che ha scritto per Irene Grandi, Patty Pravo e Vasco Rossi come “Prima di partire per un lungo viaggio”, “E dimmi che non vuoi morire”, “Un senso” e l’omaggio a Vasco come autore di una delle sue canzoni più belle“Sally” e infine una carrellata dei più grandi successi degli STADIO come “Ballando al buio”, “Canzoni alla radio”, il medley di “C’è” e “Vorrei”, “E mi alzo sui pedali”, dedicata a Marco Pantani, “I nostri anni”, “La mia canzone per te”.
A metà concerto ha ceduto il palco al quartetto d’archi napoletano per un emozionante momento strumentale con i brani“Alta marea” e “Metrò”, che ha potuto contare sul supporto della nuovissima tecnologia acustica del PlautoTeatroStudio: un impianto virtual audio 9.1 che ha reso la struttura di San Nicola La Strada un vero e proprio gioiello del suono di livello internazionale.
Questo concerto è stato battezzato, infatti, come il primo “Bose Experience Event” i cui protagonisti assoluti erano gli artisti sul palco, ma non si può di certo trascurare il fonico Massimiliano d’Avanzo alle prese con una tale tecnologia messa alla prova per la prima volta a livello europeo.
Gaetano Curreri,inoltre, con questo concerto ha voluto continuare il sogno di Lucio Dalla, quello di unire in qualche modo nord e sud Italia, in particolare la città di Bologna con quella di Napoli, portando avanti il ricordo del grande Lucio come il “napoletano di Bologna” e ricordandolo con alcuni dei suoi più grandi successi come “Anna e Marco”, “Piazza Grande” e “Caruso”.
A salutare gli artisti tantissimi fans, accorsi da varie parti d’Italia, ma anche volti noti della politica, del giornalismo e della musica locali, che hanno seguito il concerto con grande partecipazione.
La semplicità e umiltà di Curreri, hanno permesso un intimo rapporto con il pubblico che ha interagito divertendosi e rispecchiandosi in quelle canzoni che hanno inevitabilmente accompagnato molti momenti della nostra vita.
Un vero e proprio abbraccio alle sue canzoni che gli hanno fatto meritare soddisfazioni pur se legate a nomi e percorsi diversi dal suo.
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