Star, blue carpet, giovani giurati, masterclass, concerti ma Giffoni Experience è soprattutto film sorprendenti, innovativi, originali che raccontano l’adolescenza nel 2015 vista da tutte le parti del mondo. Nei film in concorso presentati nelle sei sezioni competitive (+3 anni, +6, +10, +13. +16 e +18), l’evento per i ragazzi più importante del mondo è pronto a lasciare il segno ancora una volta negli occhi e nella fantasia dei giovani giurati che avranno la fortuna di assistere alle proiezioni.
Uno dei temi affrontati in diverse pellicole selezionate in concorso è la musica: come nel norvegese Beatles di Peter Flinth, tratto dall’omonimo romanzo di Lars Saabye Christensen, in cui quattro ragazzi sognano di diventare i Beatles nella Oslo degli anni ’60. Un sogno adolescenziale che condivide anche Tom, protagonista di The Beat Beneath My Feet dell’inglese John Williams: adolescente solitario, Tom sogna di diventare una rockstar ma si sente frustrato dalla sua cattolicissima madre single e, quando un forestiero misterioso trasloca nel piano sottostante e comincia a suonare rock a tutte le ore, il ragazzo lo riconosce come un chitarrista di una band caduto in disgrazia, scomparso da anni e presunto morto. Ad accrescere l’interesse per la pellicola, anche l’attore che interpreta Tom, quel Luke Perry noto per essere stato uno dei protagonisti del telefilm Beverly Hills 90210. Un altro volto notl, Rory Culkin, fratello minore di Macaulay Culkin (ex ragazzo prodigio di Mamma ho perso l’aereo) è protagonista di Gabriel, film che cattura con spietata sensibilità le vicende di un ragazzo disturbato che crede di ritrovare la serenità ricongiungendosi al suo primo amore. La musica è protagonista anche di Max e Lenny del francese Frederic Nicolas in cui il rap è descritto come un’occasione di riscatto dal degrado. Tra gli autori del film c’è anche Francois Begeaudeau, autore ed interprete di La Classe, vincitore della Palma d’Oro a Cannes. Gioia anche per i fans di Bruce Springsteen con Darkness on the edge of town, film dell’irlandese Patrick Ryan che prende il titolo proprio da un grande successo del Boss: un film che attraversa diversi generi cinematografici, dal dramma al thriller, fino al western moderno, e che racconta la storia di un adolescente dal passato difficile che sceglie di vendicare la morte della sorella.
DISABILITA’, SUORE CORAGGIOSE E BULLISMO AL CENTRO DELLE TRAME
Di disabilità, presentata in modo assolutamente normale, parla invece l’indiano Margarita, with a straw, in cui il regista Shonali Bose racconta la storia di Lalia, nata con una paralisi cerebrale che le impedisce di esprimersi chiaramente e camminare costringendola su una sedia a rotelle ma fiera e orgogliosa della sua personalità.
Di bullismo si parla nel coreano Thread of Lies di Lee Han con una mamma devastata dal senso di colpa quando la figlia più giovane si suicida senza nemmeno lasciare un biglietto: scoprirà che la ragazza, studentessa di scuola media, è stata vittima di atti di bullismo di cui la mamma era inconsapevole. Gli scacchi come riscatto da una vita complicata sono al centro di The Dark Horse diretto dal neozelandese James Napier Robertson e interpretato dalla star maori Cliff Curtis (già protagonista di Rapa Nui e Training Day), storia vera di un ex campione di partite lampo, affetto da disturbo bipolare, che diventa allenatore di scacchi a squadre per il recupero di ragazzi difficili.
Grande attesa anche per il nuovo film di Lea Pool, una delle più importanti registe canadesi: il suo The Passion of Augustine racconta la storia di Madre Agostina, una suora che, dietro un’apparenza rigida di direttrice di un convento adibito a college femminile, è capace di trasformare un piccolo monastero in un gioiello musicale ma è costretta a fronteggiare gli assalti della modernità. Una suora coraggiosa è anche la protagonista di Marie’s Story diretta dal francese Jean Pierre Améris, già regista del film Emotivi Anonimi: la pellicola, basata su eventi realmente accaduti, segue le vicende di un umile artigiano e di sua moglie, che, nel disperato tentativo di trovare una forma di comunicazione con la figlia nata sorda e cieca, decidono di affidarla ad un istituto dove Sorella Marguerite prende la piccola sotto la sua ala protettrice cercando in ogni modo di tirarla fuori dall’oscurità in cui vive.
La ribellione adolescenziale è il tema di Sanctuary, del tedesco Marc Brummond, ambientato nel 1968, in cui un 14enne viene mandato in una casa famiglia per giovani problematici a causa del suo spirito ribelle e contestatario. Attesissimo è Other girls del finlandese Esa Illi, ispirato alla storia vera di una serie di video sovversivi, controversi e scandalosi realizzati nel 2011 da 4 giovani di Helsinki. Adolescenti inquieti anche nel francese Standing Tall di Emanuelle Bercot con un ragazzo che entra ed esce ininterrottamente dalle aule del tribunale dei minori fin quando incontrerà una ragazza che gli dà una nuova speranza di vita.
Il tema dell’integrazione è affrontato nel francese Your Tiger di Cyprien Vial in cui un ragazzo indiano di 17 anni, preso in custodia dallo Stato francese, riesce a trovare un equilibrio tra la sua comunità Sikh e i suoi nuovi amici francesi.
Un amore commovente è quello raccontato dall’irlandese Mark Noonan in You’re ugly too in cui un uomo con trascorsi criminali ottiene un rilascio straordinario dal carcere per prendersi cura di sua nipote rimasta orfana della mamma. Maisie Willliams, l’attrice nota per il ruolo di Arya nel Trono di Spade, è invece la protagonista dell’inglese The Falling, diretto da Carol Morley, storia di una ragazza problematica determinata ad indagare le cause di una misteriosa epidemia che ha invaso la scuola femminile che frequenta.
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