Un grande successo di pubblico ha accompagnato il mini tour francese dei De Calamus, che hanno presentato in anteprima i brani del nuovo album in uscita nei prossimi mesi. La prima tappa è stata a D’Illkirch-Graffenstaden per il Festival “Le Printemps Des Bretelles”, rassegna internazionale dedicata agli strumenti a mantice, dove il 18 marzo presso la sala Magic Mirrors l’ensemble laziale ha dato vita ad una performance travolgente con le nuove composizioni, tra cui la splendida “Vento” (https://youtu.be/5ulmhEJZUDg)
Dopo oltre dieci anni di intensa attività artistica e di ricerca sul campo, l’ensemble DeCalamus si appresta a pubblicare il suo album di debutto in cui sono raccolti dieci brani tra tradizionali e composizioni originali, che rappresentano il risultato di un lavoro di ricerca intenso ed appassionato sul corpus di canti e danze popolari della Valle di Comino, situata in provincia di Frosinone al confine tra Lazio, Abruzzo e Molise. Nel recuperare e valorizzare le strutture melodiche e ritmiche della tradizione, il disco volge lo sguardo verso il futuro e la ricerca di nuovi timbri e sonorità, attingendo dalle musiche dell’Italia Meridionale come da quelle del Mediterraneo. Il lavoro dell’ensemble laziale si è indirizzato, dunque, non solo verso la scrittura di arrangiamenti originali, ma anche alla composizione di brani originali, le cui radici sono ben adese al patrimonio popolare della loro terra. Una piccola rivoluzione che li vede non solo interpreti della tradizione, ma diventarne parte loro stessi, quali depositari di quella cultura orale passata da bocca ad orecchio, da strumento a strumento, attraverso i suonatori itineranti che attraversavano la dorsale Appenninica. Torna, così, alla luce il fascino di un patrimonio musicale spesso dimenticato, come quello del Basso Lazio, nel quale ballate narrative, serenate, canti di lavoro e danze tradizionali racchiudono la poesia semplice ma allo stesso tempo intensa della cultura contadina. In questo contesto, a colorare ogni brano è l’uso di una strumentazione prettamente acustica, in cui zampogna, ciaramella ed organetto dialogano, sul ritmo dei tamburi a cornice, avvolgendo ed accompagnando le tre voci che si alternano al canto. Ad anticipare il debutto discografico dell’ensemble laziale, la cui pubblicazione è prevista per la primavera di quest’anno, è il videoclip di “Vento” ouverture strumentale di rara bellezza, caratterizzata da un crescendo raffinato, nel quale viene evocata la brezza che pervade la Valle di Comino, un soffio ora etereo ora imperioso, su cui viaggiano la memoria che fa da ponte tra passato e futuro, raccontando la storia di un popolo e della sua terra.
Attivo da oltre un decennio, De Calamus è un large ensemble composto da nove musicisti, dal diverso quanto ricco background musicale, accomunati dal desiderio di riscoprire, tutelare e valorizzare le tradizioni musicali della Valle di Comino, legate all’uso della zampogna e dell’organetto da parte dei tanti suonatori itineranti, che attraversavano questa splendida vallata, situata al confine tra Lazio, Abruzzo e Molise.
A caratterizzare l’approccio musicale del gruppo è la rigorosa attività di ricerca svolta sul campo e sulle fonti tradizionali, unita all’utilizzo di strumenti tradizionali quali zampogna, ciaramella, organetto, ocarina, chitarra battente, fisarmonica, flauti pastorali, tamburi a cornice, a cui si unisce una particolare cura per le voci, con la presenza di ben tre cantanti nella formazione. Il repertorio spazia dai canti legati ai cicli liturgici come le novene e le pastorali, ai balli campestri, fino a toccare le serenate e canti d’amore, componendo un ideale viaggio sonoro tra passato, presente e futuro alla scoperta dell’immenso patrimonio di storie, suoni e melodie della Valle di Comino.
Nel corso degli anni tante sono state le manifestazioni, i festival e le rassegne nazionali ed internazionali a cui i DeCalamus hanno preso parte, e tra queste vanno ricordate la partecipazione al Concerto di Capodanno in Piazza San Pietro a Roma al fianco di Claudio Baglioni nel 1999, l’esibizione su invito di Carlo Petrini al Festival “Terra Madre” di Slow Food a Torino nel 2008, il concerto tenuto il 7 dicembre 2013 a Strasburgo (Francia) nella chiesa dei Domenicani su invito del Comune di Strasburgo e l’Istituto Italiano di Cultura, e la partecipazione al FIMU, il festival universitario più grande d’Europa a Belfort (Francia) dal 6 al 9 giugno 2014.
Tanti sono anche i riconoscimenti ricevuti dal gruppo a partire dal Primo Premio alla Rassegna Internazionale “Ancia Libera” di Ancona nel 1999, il Premio “Centre Artesà Tradicionarius” con menzione “cercare e ricercare” nell’edizione 2010 del festival “La Marca Eurofolk” che li ha condotti l’anno successivo ad esibirsi a Barcellona (Spagna), il “Suonare a Folkest 2012 – Premio Alberto Cesa” nel 2012 e grazie al quale si esibiscono il 26 luglio dello stesso anno a Spilimbergo (Ud), ed il premio “C. Perilli” nell’ambito del festival Internazionale della Zampogna di Acquafondata nel 2012. Attualmente l’ensemble DeCalamus è impegnato nelle fasi finali della realizzazione del suo disco di debutto, in uscita nella primavera del 2016.
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