I 60 FRAME SI PRESENTANO A BACKSTAGE PRESS

I 60 Frame un gruppo unito dalla voglia di ricreare uno stile musicale alternativo. Composto da Giorgio Strada, Daniele Pacazocchi e Lorenzo Giustozzi,  partecipano prima al programma televisivo “Music on the road” in onda su Match Music (canale 716 di Sky), e nel 2012  sono tra i sessanta semifinalisti per Sanremo Giovani. Durante tutta la durata del contest, il loro brano “Lontani per sempre” rimane al quarto posto nella classifica di visualizzazioni sul sito Rai.

Nell’estate 2013 partecipano al Festival di Castrocaro con una cover del brano ”Svalutation” di Adriano Celentano e con il loro brano “Lontani per sempre”, arrivando al terzo posto della competition e aggiudicandosi il secondo posto nella classifica delle votazioni via web.

Attualmente sono impegnati nel concorso di Area Sanremo, dedicato ai giovani tra i 16 e i 36 anni che desiderano partecipare alla prossima edizione del Festival di Sanremo, con un brano che vanta la collaborazione di Riccardo (Ricky) Rinaldi e Pape Gurioli.

Label L'astronauta_bChi sono i 60 Frame e perché sono diversi dagli altri?

I 60 Frame nascono nel 2010, dal casuale incontro fra Giorgio Strada e i due rapper Lorenzo Giustozzi e Daniele Pacazocchi, nel corso di una sessione in studio di registrazione. Definirci “diversi” dagli altri non è proprio esatto, diciamo che la nostra musica è frutto dell’unione di tre personalità e mentalità diverse ma in perfetta sintonia. Forse è, appunto, questo approccio alla musica, una strana formazione che poi si riflette nei nostri brani, è questo che ci rende diversi. Il nostro progetto è venuto spontaneamente e secondo noi è questa la chiave.

Cosa fanno i 60 Frame oltre a suonare? Cosa vi ispira e quali sono le vostre “muse”?

Abbiamo molti interessi oltre a quello della musica ma come dicevo prima siamo tre persone molto diverse e stare ad elencare le passioni di ognuno di noi sarebbe impossibile. Per far capire quello che intendiamo possiamo dire che si spazia dalla pittura, al cinema, alla tecnologia fino al motociclismo, e ognuno di noi ha le proprie “muse” ispiratrici.

Avete “deciso” di rivoluzionare l’idea generale di Hip Hop, Rap e Rock, quali sono state le vostre influenze e com’ è nata la vostra idea di “rivoluzione”?

Anche in questo caso rispondere non è semplice, fra le nostre influenze di certo c’è il rap, sia nostrano che d’oltreoceano, c’è l’elettronica, c’è il rock, non abbiamo però un artista o artisti di riferimento, siamo molto aperti ed è anche questo che ci ha portato a creare i 60 Frame. L’idea di rivoluzionare il genere con qualcosa che fosse fuori dagli standard attuali è nata da un’idea in comune, tutti e tre volevamo stravolgere quello che era il nostro genere prediletto, spaziare, esplorare e sperimentare, quando in un gruppo si hanno questi punti in comune, non può non venir fuori qualcosa di buono.

Il vostro singolo “L’Astronauta”, chi è “L’Astronauta”?

L’Astronauta è un uomo, un cittadino ma, soprattutto, un sognatore che si trova di fronte a mille difficoltà, in un mondo devastato, un modo senza possibilità, un mondo dove fuggire a bordo di un palloncino verso un altro pianeta è l’unica chance di realizzarsi. È chi non perde la speranza. Chiunque può essere l’Astronauta perché noi viviamo già in un mondo come il suo.

Cosa vi aspettate dal futuro per i 60 Frame?

Al momento siamo impegnati con il concorso di Area Sanremo e con la promozione del nostro singolo “L’Astronauta”, speriamo di riuscire a concretizzare quello che è un lavoro di quasi tre anni in studio e fuori, e comunque vada continueremo a fare quello che ci piace, cioè la musica. Questo è quello che ci aspettiamo per il futuro.

Wanda D’Amico for Backstage Press © Copyright 2013. All Rights Reserved.

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