Ischia e il Cinema: Il Declino e la rinascita, gli anni 70

Il cinema nell’isola verde

Agli inizi degli anni 70, sulla scia del passato, Hollywood scegli ancora l’isola. Lo fa attraverso uno dei registi americani più acclamati: Billy Wilder, considerato il padre della commedia brillante americana, ma anche annoverato fra i fondatori del genere noir. Wilder sbarca ad Ischia per girare alcune sequenze del film Avanti – Che cosa è successo tra mio padre e tua madre, una brillante commedia interpretata da Jack Lemmon e Juliet Mills. Il regista aveva bisogno di raccontare un’isola del mediterraneo, con i suoi sapori e i suoi stereotipi tipicamente italiani. La sceneggiatura è basata su una “farsa di Broadway dalla vita breve” ambientata a Roma e scritta da Samuel Taylor. Il film invece venne ambientato nell’isola verde, dove è stata girata la maggior parte delle scene, con qualche sequenza a Sorrento (l’albergo) e all’eliporto di Capri. Vi sono rappresentati angoli suggestivi quali Ischia Ponte, con Pamela Piggott che corre con un gelato in mano tra le stradine del borgo antico; gli scogli di Sant’Anna, sui quali mister Wendell Armbruster Jr. viene sedotto da Pamela; e Forio, con la chiesa del Soccorso, a picco sul mare dove, alla presenza di un giovane Pippo Franco nelle vesti di Mattarazzo, un funereo impiegato comunale, Wendell e Pamela vengono chiamati per il riconoscimento, rispettivamente del padre e della madre. Il film ottenne un discreto successo negli Stati Uniti, dove Wilder era molto apprezzato. In quel periodo a Napoli c’era un’epidemia di colera, e il film diede all’isola un grande slancio promozionale negli U.S.A., nonostante gli eventi negativi che attanagliavano il golfo partenopeo.Con Wilder si chiudeva una stagione florida per il cinema di spessore che aveva scelto l’isola. A seguire gli anni ’70 e ’80 videro altre 9 produzioni di minore intensità, sbarcare sull’isola. Una sorta di declino cinematografico che fece tappa anche ad Ischia. Si trattava di quei film di cassetta, all’epoca considerati B movie. L’italia a quell’epoca era sommersa da queste opere frivole che basavano la loro sceneggiatura su corna, donne seminude e barzellette sceneggiate. Una delle prime produzioni ad ambientare, in quegli anni ad Ischia, la sua storia, fu La svergognata. Il film, quasi completamente girato sull’isola, vedeva la partecipazione di attori come Philippe Leroy e Barbara Bouchet. Le location del film furono Lacco Ameno e Sant’Angelo, con qualche scena ad Ischia porto. Erano gli anni in cui l’Italia produceva film polizieschi e sceneggiate, così anche ad Ischia, venne ospitata una produzione che faceva di scazzottate e inseguimenti d’auto, la trama principale. Per raccontare il dinamico Joe, un “picciotto” americano, mandato in Sicilia con l’incarico di trasferire negli Stati Uniti il boss mafioso, ad Ischia si gira nel 1974, Arrivano Joe & Margherito . Sequenze di scazzottate e inseguimenti d’auto tra la polizia e i malavitosi, vennero girate tra il Pontile Aragonese, dov’era ancorato il veliero dei protagonisti; la discesa a mare dello Stradone, già set de Il corsaro dell’isola verde ; i vicoli del borgo e i tornanti della strada dei Maronti, dove la macchina dei banditi cadeva in mare. Prodotto da Carlo Ponti e distribuito dalla Medusa Video, il film vedeva tra i suoi protagonisti Tom Skerritt e Keith Carradine, attore – cantante che l’anno dopo riceveva il premio Oscar per la migliore canzone con I’m Easy, contenuta nel film di Robert Altman Nashville. Nel 1975 Mauro Severino arriva ad Ischia con una co-produzione Italo-Spagnola, per continuare il filone considerato in quegli anni erotico. Il film Amore vuol dir gelosia (pag.106) interpretato da un giovanissimo Enrico Montesano, con la partecipazione di Barbara Bouchet, Gino Santercole e Milena Vukotic si svolgeva tra la vicina isola di Procida, con alcune sequenze girate anche sull’isola d’Ischia. Le locations scelte furono: Ischia Ponte, il porto d’Ischia e Forio. La storia ruotava intorno ad un focoso vigile comunale, che a sua volta se la intendeva con Amalia, una bollente macellaia vedova.Sempre in quell’anno si continua ad ospitare il genere erotico, con il regista Michele Massimo Tarantini, ai suoi esordi in un genere che, negli anni a venire, lo avrebbe portato ad essere uno dei registi più acclamati di B movie. Il film in questione era La professoressa di scienze naturali. Il cast era composto da Gianfranco Barra, Lilli Carati, Mario Carotenuto, Rita De Simone, Adriana Facchetti, Michele Gammino, Gastone Pescucci, Giacomo Rizzo e il mitico “Pierino”: Alvaro Vitali. Le scene esterne furono girate tra il porto d’Ischia e Lacco Ameno. Quelle un po’ più piccanti, in alberghi privati. Così qualche anno dopo, (1977) sulla scia del suo predecessore, arriva Luciano Martino per ambientare ad Ischia La vergine, il toro e il capricorno , altra storia basata su corna e tradimenti. Nel cast figuravano Olga Bisera, Edwige Fenech, Alberto Lionello Ray Lovelock, Aldo Maccione, Erna Schurer e il solito “Pierino”: Alvaro Vitali. Le scene furono girate al porto d’Ischia, con qualche sequenza per le strade dell’isola e in un albergo a Forio. Dall’erotico, si passò ad ospitare negli anni ’80, alcuni film che oscillavano tra il genere poliziesco e il melodrammatico. Ad aprire questo nuovo decennio ad Ischia, fu il regista Marlon Sirko, pseudonimo di Mario Siciliano, con il film Rolf , di cui cura soggetto, sceneggiatura e produzione. Sull’isola arrivano gli interpreti: Tony Marsina, Ketty Nicholas, Tony Raccosta, Louis Walser, Malcolm Duff, Rodolfo Bianchi, Cinzia Cindi, Monty Caly. Furono impiegate, come già avvenuto per precedenti produzioni, alcune comparse locali e ad una di loro venne affidato anche un piccolo ruolo: l’ischitana Emilia Giuliano. Le scene sull’isola furono girate prevalentemente tra i ristoranti della Riva Destra e quelli di Via Luigi Bichelli, nel centro di Ischia Porto, con qualche sequenza nel bosco di Fiaiano. Ischia fu però una location mai citata in quanto la sceneggiatura originale del film era ambientata in una cittadina vicino a Tunisi. Nel 1988 anche il regista Alfonso Brescia ambienta sull’isola alcune sequenze del suo film di genere poliziesco – erotico Miami Cops (pag.116). La storia è quella di due poliziotti in Florida, uno maturo, di pelle scura e l’altro bianco e novellino. I due sono sulle tracce dell’assassino di un amico del padre del poliziotto novellino. Prodotto e distribuito dallo stesso Alfonso Brescia, il film vedeva come protagonisti Richard Roundtree, Harrison Muller, Michael Aronin, Maurice Pol. Le poche scene vengono girate tra Ischia Porto e Lacco Ameno. Il regista – produttore napoletano Ninì Grassia, che aveva lanciato Marisa Laurito, sceglie l’isola verde per ambientare ben due film. Il primo nel 1986: Una tenera follia , un melodramma che vide la presenza ad Ischia del figlio del grande attore italiano Ralf Vallone: Saverio Vallone. Insieme a lui completano il cast Sonia Viviani, Alex Damiani, Margit Evelyn Newton, Yari Porzio, Laura Papi, Milvia Colona, Domenico Postiglione, Pippo Barone, Ivana Cerdelli, Caterina Minuz, Valeria D’Urso, Giuseppe Salomone, Luigi Fumo. Per questo film furono scelti gli angoli più suggestivi dell’isola, sopratutto quelli utili ad inquadrare i tramonti e le albe ischitane. Le scene furono ambientate tra Ischia Porto e Forio. L’altro film di Grassia ad Ischia è Cient’ann , girato nel 1999. Una sceneggiata tutta napoletana, che vedeva come interpreti un giovane Gigi D’Alessio, che ne cura le musiche, e il suo padre adottivo (artisticamente): il re della sceneggiata napoletana Mario Merola. Questa volta c’è minor impegno per l’isola, considerando che solo poche scene furono girate all’interno e all’esterno dell’Albergo di Rizzoli, oramai ceduto ad una catena alberghiera. Pochissime le comparse che furono utilizzate per girare queste sequenze. Nel cast, oltre ai due cantanti partenopei, figuravano anche eorge Hilton, Angelo Maresca, Giorgio Mastrota, Rosa Miranda, Alessandra Monti, Cristina Parovel, Luigi Tamburrino. Questo periodo, considerato un po’ in declino per il cinema sbarcato sull’isola, si avviò alla conclusione prima della fine del millennio quando Ischia ritrova la strada per le grandi produzioni internazionali. L’isola era in gran fermento. Dopo un ventennio di assenza delle grandi produzioni, finalmente stava per ritornare il cinema hollywoodiano, e lo faceva in grande stile. Una corposa macchina organizzativa sbarcava sull’Isola, nonostante il regista non l’avesse scelta in prima battuta poiché un suo predecessore vi aveva già girato lo stesso soggetto. Ma il premio Oscar inglese, di origine italiana, Anthony Minghella dopo aver effettuato i sopralluoghi sull’isola, dichiarò che il film non si sarebbe potuto girare altrove. Il lavoro in questione era Il talento di Mr. Ripley, remake e adattamento americano del film Plein soleil  che propio sull’isola negli anni ’50, fu girato. Così la Miramax arriva in Italia nuovamente, portando con sé il grande cinema hollywoodiano insieme ad un cast di tutto rispetto. Tra gli interpreti principali figurano ben quattro premi Oscar: Jude Law, Matt Damon, Gwyneth Paltrow, e il compianto Philip Seymour Hoffman, affiancati da diversi attori italiani tra cui Stefania Rocca, Sergio Rubini, Beppe Fiorello e suo fratello, il popolare showman televisivo Rosario Fiorello. Da un punto di vista scenografico, bisognava far ritornare l’isola, in particolar modo il borgo di Ischia Ponte, agli anni ’50, periodo in cui era ambientata la narrazione. Costruttori professionisti e manovalanza isolana, lavorarono per oltre due mesi di preparazione con l’obiettivo di “truccare” quell’angolo dell’isola, per le esigenze della sceneggiatura. Il mitico bar di Cocò, ai piedi del Pontile Aragonse, come sempre fece la sua parte. Intorno al bar e al ristorante furono create dagli scenografi, delle finte mura che lo camuffarono da fortino del cinquecento. Copertura che fu del tutto inutile (per quanto bella a vedersi) poiché, per esigenze di produzione, alcune sequenze che lo inquadravano, furono tagliate in fase di montaggio. Và sottolineato inoltre che nel film, Ischia assumerà il nome e l’identità di Mongibello, perché quello era il luogo descritto nel libro di Patricia Highsmith,. Una curiosità: Mongibello non è un luogo reale, ma una denominazione che i siciliani danno all’Etna. A differenza del suo predecessore (Clémant) Minghella inquadra il castello ben due volte: di giorno, all’arrivo di Ripley nella cittadella di Mongibello e in uno straordinario notturno, che vedeva la Paltrow passeggiare sulla spiaggia Antonio nella zona del Punta Molino.Si può dire che con l’arrivo di questa produzione, l’isola tutta si concentrò sull’evento. Migliaia le comparse che furono provinate per selezionare quelle che avevano le giuste caratteristiche mediterranee degli anni ’50. Alle donne fu chiesto di scurirsi i capelli, agli uomini di tagliarli molto corti, sacrifici che ognuno era ben disposto a fare pur di apparire nel grande schermo cinematografico. Ben 300 le comparse utilizzate ad Ischia per le riprese, sopratutto nelle scene di massa. Una di queste fu ripresa per evocare la processione della Madonna del mare e fu girata in Vico Marina. Questo violetto caratteristico che sbocca sul mare, si trova proprio dinanzi al Palazzo Malcovati che ospita tutte le scene di interno di Casa Ripley. Altra scena che coinvolse moltissime comparse fu girata sulla spiaggia Antonio con tanti bagnanti, quando il protagonista vide per la prima volta i suoi futuri amici. Ulteriori scene di esterni furono girate alla casa sul Sorronzano e sul Pontile Aragonese. Alcune sequenze di questo film furono girate nella vicina isola di Procida, ma il campo base per troupe e mezzi restava sempre Ischia Ponte. I costumi del film, rigorosamente anni ’50, furono creati dalla costumista premio Oscar Ann Roth. La produzione rimase ad Ischia per ben tre mesi tra settembre e novembre del 1999, portando un significativo indotto economico all’isola. Molti residenti furono utilizzati come assistenti, tra la produzione e i vari reparti. Questo lungo periodo fece in modo che sull’isola arrivarono anche altre grandi star americane che non facevano parte del film, ma che erano amici dei protagonisti. Uno su tutti il premio Oscar Ben Affleck, amico di Matt Damon ed ex fidanzato di Guyneth Paltrow che venne sull’isola per festeggiare il suo compleanno. Il ritrovo degli attori era il ristorante da Cocò, che ancora oggi lo testimonia con fotografie appese ai muri. 

Michelangelo Messina – Backstage Press

 

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