Dai matrimoni gay all’Isis: è una Kerry Kennedy a tutto campo quella arrivata al Giffoni Film Festival per incontrare oltre settecento giurati presenti nella sala Truffaut. La figlia di Bob Kennedy, da anni impegnata in attività dedicate alla tutela dei diritti umani, ha cominciato l’incontro con la richiesta di “una danza per la pioggia. Dieci mesi all’anno – ha spiegato la Kennedy che nel 1988 ha fondato il Robert F. Kennedy Center for Human Rights – in Darfur, in Sudan c’è il sole e quindi gli abitanti invocano la pioggia con una danza. Io chiedo a tutti voi di unirvi a me in questa danza sperando che la pioggia arrivi in quelle terre arse dal sole”. Emozionante e suggestivo il rito che ha visto protagonisti i giurato della sezione +13 che hanno seguito la Kennedy in questa danza fatta di battiti di mani e schiocchi di dita verso il cielo.
Molte le dichiarazioni sui temi d’attualità rilasciate dalla Presidente del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights e Presidente Onorario della Robert F. Kennedy Foundation of Europe: “Saremo capaci di fermare l’Isis – ha detto – anche se il punto non è sconfiggere Isis ma chiedersi come mai le persone decidono di entrare in una organizzazione come Isis. Credo che sia fondamentale garantire ai cittadini un sistema di giustizia in cui ci si possa credere e identificarsi. Bisogna fornire alla gente cibo, vestiti, istruzione, cure mediche, garantendo così un futuro migliore per tutti”.
Stamattina la Kennedy, Presidente del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights e Presidente Onorario della Robert F. Kennedy Foundation of Europe, ha anche partecipato alla terza (e ultima) giornata Giffoni Doha Youth Media Summit, iniziativa che nasce dalla collaborazione tra il Giffoni Experience ed il Doha Film Institute. Nel corso dell’incontro si è soffermato su “un programma di educazione che porta avanti e che si rivolge agli studenti dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola dell’obbligo e all’università. Il nostro obiettivo – spiega – è quello di insegnare il concetto di diritti umani. Una delle questioni su cui ci siamo soffermati è quello della cioccolata. Non tutti sanno che il 70% della cioccolata consumata negli Usa ed in Europa è frutto del lavoro di bambini che vivono in condizioni di schiavitù. Le attività che proponiamo fanno inizialmente riferimento alla scrittura e all’analisi del testo. Dalla poesia alla scrittura di articoli e lettere, proviamo a far espandere la consapevolezza rispetto a questi problemi. Vogliamo che i bambini non assimilino passivamente concetti negativi come ad esempio l’omofobia”.
Dall’omofobia alla storica sentenza della Corte Suprema che ha legalizzato i matrimoni omosessuali negli Stati Uniti, il passo è breve: “Finalmente – ha detto Kennedy – è arrivato il momento di celebrare i matrimoni tra persone dello stesso sesso come matrimoni normali a tutti gli effetti. È stata un’ingiustizia per troppi anni – ha detto ancora la Kennedy, da anni impegnata in attività dedicate alla tutela dei diritti umani. E’ arrivato il momento – ha aggiunto – di superare il pregiudizio verso tutte le minoranze sessuali e spero che quello americano sia un esempio per gli altri paesi”.
In mattinata, Kennedy ha anche partecipato alla terza (e ultima) giornata Giffoni Doha Youth Media Summit, iniziativa che nasce dalla collaborazione tra il Giffoni Experience ed il Doha Film Institute. Nel corso dell’incontro si è soffermato su “un programma di educazione che porta avanti e che si rivolge agli studenti dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola dell’obbligo e all’università. Il nostro obiettivo – spiega – è quello di insegnare il concetto di diritti umani. Una delle questioni su cui ci siamo soffermati è quello della cioccolata. Non tutti sanno che il 70% della cioccolata consumata negli Usa ed in Europa è frutto del lavoro di bambini che vivono in condizioni di schiavitù. Le attività che proponiamo fanno inizialmente riferimento alla scrittura e all’analisi del testo. Dalla poesia alla scrittura di articoli e lettere, proviamo a far espandere la consapevolezza rispetto a questi problemi. Vogliamo che i bambini non assimilino passivamente concetti negativi come ad esempio l’omofobia”.
Infine, Kennedy ha anche dedicato un plauso all’iniziativa Ciak si guida e insieme al vice comandante della Polizia Locale di Milano, Antonio Barbato, si è soffermata a lungo sull’importanza della prevenzione tra agli adolescenti. “Noi – ha detto – possiamo proteggere i nostri amici dal bullismo, dalla violenza e da tante cose brutte. Ma soprattutto bisogna proteggerli quando sono alla guida di un veicolo. E‘ importante per la loro vita”.
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