“Silvia ed i suoi colori” è uno spaccato vivo, fortemente cromatico, poetico, di una vicenda personale e sociale oltre che di un’epoca e di una generazione. E’ anche e soprattutto un atto di Amore e di Speranza.
I due concetti sono strettamente legati perché l’unica Speranza per superare il dolore è l’Amore che tiene in vita. Silvia Ruotolo è anche un simbolo. La storia di Silvia è un monito per tutti. L’illegalità oltre a spezzare la vita di un innocente apre una ferita profonda in tutte le persone legate affettivamente a lei. Dietro ad ogni persona c’è un mondo.
“Silvia ed i suoi colori” è uno spettacolo teatrale per la legalità, con la regia di Agostino Chiummariello e interpretato da Francesca Stizzo e Aurelio De Matteis. L’opera andrà in scena in anteprima il 9-10-11 Maggio 2014 ad Officina Teatro di Caserta con la produzione di Gaetano Ippolito. Il progetto è finanziato attraverso il Bando della Microprogettazione sociale 2013 del CSV Asso.Vo.Ce. di Caserta ed è proposto dalla rete di associazioni di volontariato Koinè, Athena, Club degli Amici, in partenariatocon Il Sogno è Sempre Onlus. Le scene e i costumi sono stati ideati da Teresa Papa e realizzati dai detenuti della Casa Circondariale di Arienzo(CE): Petrecca Salvatore, Fiorillo Ciro, La Rocca Salvatore, Carnevale Vincenzo, Guardascione Antonio, Miro Carlo, Cleter Mario, Conte Agostino, Maisto Giancarlo, Esposito Antonio, Cappuccio Paolo , che con il loro lavoro diventano testimoni della legalità.

L’attrice protagonista dello spettacolo, Francesca Stizzo, ha dichiarato a proposito del testo e del personaggio: “Trovo Silvia ed i suoi colori un testo profondo, lirico e avvolgente. Ci si ritrova in una realtà di gioco, amore e amicizia che si sviluppa con la grande forza della poesia. Di Silvia mi affascina il suo essere ragazzina, adolescente e donna che non si scoraggia mai. Non teme nulla, vive d’istinto e gioca a fare il maschio, cosa meravigliosa, con immensa consapevolezza e maturità”.
Il regista Agostino Chiummariello, lo descrive così: “Non è stato semplice mettere in scena questo lavoro, perchè parlare di una persona scomparsa è abbastanza difficile ed ancora di più se questa persona è il personaggio principale dello spettacolo.
L’impianto dello spettacolo è molto semplice, una scena completamente nuda, dove gli attori rappresentano il fulcro principale e tutto è basato sulla recitazione e sulla rievocazione che fa il personaggio di Roberto di Silvia. Raccontando l’adolescenza, i momenti più belli della vita trascorsa insieme”.
“Quello che mi ha colpito del testo, è questa natura onirica – racconta Aurelio De Matteis attore dello spettacolo – quasi fantasmatica di questa speranza, non presente ma presente nel cuore di Roberto Russo – autore del testo – che la evoca continuamente e la fa rivivere attraverso i suoi ricordi. E’ uno spettacolo che parla di un fatto drammatico, anche se il male presente non si intravvede mai lasciando lo spazio alla gioia di vivere. Vivere con la piena consapevolezza di se, ogni attimo”.
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