L’orchestra del Teatro La Fenice di Venezia diretta dal Maestro Diego Matheuz apre la serata con un ricordo al Maestro Claudio Abbado recentemente scomparso; l’orchestra suona l’overtoure tratta dall’opera “Le nozze di Figaro”. Matheuz dirige l’orchestra utilizzando la bacchetta di Abbado.
“Sono felice di ricordare Abbado su questo palco, che è il più pop che abbiamo” dice Fazio, spiegando come il direttore d’orchestra amasse particolarmente l’incontro tra musiche diverse, senza alcuna discriminazione”
Fazio accoglie Luciana Littizzetto e danno il via alla gara. Il primo a cantante e salire sul palco è Renzo Rubino, poi nell’ordine: Giusy Ferreri, Frankie Hi-Nrg Mc, Raphael Gualazzi ( in coppia col dj e producer The Bloody Beetroots). E’ quindi il turno di Cristiano De Andrè,
Arriva il momento del monologo di Luciana Littizzetto. La comica torinese manda dietro le quinte il conduttore e inizia il suo monologo sulla bellezza. “Per le donne la bellezza sta diventando un’ossessione, più passa il tempo più ringiovaniscono – ha detto – e quando i giornalisti chiedono ‘qual è il segreto della tua eterna bellezza?’, la risposta è ‘non faccio niente, vita sana e qualche integratore’. Ma vaffan.. va… scusa Leone, hakuna matata” ha aggiunto rivolta al direttore di Rai1. “Ho una ruga in fronte che siamo in tre in Italia, io la Fornero e Ligabue – ha scherzato l’attrice -. La bellezza non è la normalità, un mondo di tutti uguali è come il nazismo che uccideva i deboli e i diversi, la bellezza è Alex Zanardi, la bellezza è Lucia Annibali, la donna sfregiata con l’acido che ha denunciato il suo torturatore e ha saputo ripartire”. E ancora: “Quanto tempo ci vorrà perché un bambino down appaia in una pubblicità della Nutella o nella famiglia tradizionale della Barilla? Alla televisione inglese c’è una conduttrice senza un braccio e qualcuno ha protestato perché i bambini si possono spaventare. Perché, due tette grandi come la cupola di San Pietro sono normali e un braccio solo no? Mamma, se fai credere ai tuoi figli che la vita è come i cartoni animati e non sai spiegare perché un bambino tira i libri alla maestra oppure non riesce a parlare, non puoi sorprenderti se poi dà fuoco a un barbone ubriaco e sporco, perché i fiammiferi glieli hai dati tu”.
Subito dopo il monologo di Luciana Littizzetto sulla bellezza della diversità e della disabilità, sul palco è arrivato Dergin Tokmak, ballerino e acrobata tedesco, famoso per le sue performance con le stampelle. Tokmak, classe 1973, affetto da poliomelite dall’età di un anno, ha perso il controllo della sinistra e in parte sulla gamba destra. Nonostante un lungo periodo passato in ospedale, nessuna cura è riuscita a restituirgli il controllo della gamba. Ha imparato a camminare sulle mani. A 12 anni a ballare con le stampelle dando vita a un proprio genere di danza. Poi la passione per la break dance e si avvicina alla scena hip hop tedesca. Dal 2004 è l’unico artista tedesco del Cirque du Soleil.
Si leva una voce dalla platea: un uomo comincia a urlare contro Fazio, accusandolo di non lasciare spazio alla musica. “Basta parlare, questo è un festival di musica!”. L’uomo si alza e si avvicina al conduttore, che corre a chiamare la security. Ma ecco che all’improvviso cominciano a levarsi altre voci e altre note dal pubblico. Ragazze, ragazzi si alzano in piedi e cominciano a cantare. Loro sono gli Shai Fishman and the a cappella all stars, trenta cantanti israeliani che si esibiscono in tutto il mondo utilizzando solo le voci per costruire melodie, canzoni e ritmica riproducendo i suoni di una intera orchestra.
Si riprende con la gara dei Campioni, Francesco Sarcina, Perturbazione, Francesco Renga, Riccardo Sinigallia.
E’ il momento di uno degli ospiti più attesi della serata: Renzo Arbore. La presenza dello showman pugliese continua l’omaggio che il Festival di quest’anno sta tributando alla storia della Radio e della Tv in occasione dei 90 anni della prima e dei 60 della seconda. Tripudio per Renzo Arbore all’Ariston. Da lui un omaggio alla citta’ di Napoli – “che va stigmatizzata quando non fa bene ma è anche una città bellissima, piena di cultura e arte” – e a Roberto Murolo eseguendo “Reginella”. Un omaggio offerto con l’Orchestra Italiana, scatenando l’entusiasmo del pubblico dell’Ariston che ha quindi riservato ripetute standing ovation al grande artista. Entusiasmo anche subito dopo, quando Arbore e l’Orchestra hanno eseguito “Comme facette mammeta”. Pubblico in piedi in platea e in galleria, tutti ad accompagnare battendo ritmicamente le mani, e lui che ha smesso la giacca, preferendo restare in gilet come tutti gli altri del gruppo e non si è risparmiato. “Sono discepolo di grandi maestri – aveva detto Arbore all’inizio del suo intervento – Antonello Falqui che ha fatto la tv classica ed Enzo Trapani che ha fatto l’altra tv, sono stati i miei padrini. E quindi Corrado, Bongiorno, Enzo Tortora e il mio collega Pippo Baudo”. Fazio, scherzosamente, gli ha regalato una piccola spilla fingendo poi di leggere una lunga motivazione. E lui “sono contento di prendere il premio per i 60 anni di tv perche’ non è un premio alla memoria”. Poi battute legate al fattore etaà: con il suo gruppo ha dato via ad ‘Amnesy International’, ride Arbore. “Sto anche frequentando una casa di riposo per artisti, si chiama la ‘Noi ex’ dove facciamo riunioni per esercitarci alla vecchiaia.
La gara riprende con Noemi, Antonella Ruggiero, Arisa e l’ ultimo Campione della lista questa sera è Giuliano Palma.
Fabio Fazio introduce un altro degli ospiti della serata: l’astronauta Luca Parmitano che ha raccontato della: ” bellezza commovente e azzurra della Terra vista dallo spazio”. L’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) dichiara inoltre: “Le immagini di tutto quello che ho visto lassù sono sempre nella mia testa, nei miei occhi e nel cuore”.
Arriva sul palco dell’Ariston Damien Rice, l’ospite internazionale di oggi. L’intenso cantautore irlandese si esibisce da solo con la chitarra al centro del palco, suonando due dei suoi brani più noti: sono ‘Cannonball‘ e ‘The Blower’s Daughter‘, che Fazio annuncia come “una delle canzoni più belle mai scritte secondo noi”. Il pubblico ascolta Rice in silenzio raccolto, poi lo applaude fragorosamente.
Si esibiscono quindi le quattro rimanenti Nuove Proposte: Rocco Hunt con “Nu juorno buono”, Veronica De Simone con “Nuvole che passano”, The Niro con “1969″, Vadim con “La modernità”.
E’ il momento di conoscere la classifica parziale del televoto per i Campioni:
1° Francesco Renga
2° Arisa
3° Renzo Rubino
4° Perturbazione
5° Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots
6° Cristiano De Andrè
7° Giusy Ferreri
8° Antonella Ruggiero
9° Noemi
10° Riccardo Sinigallia
11° Francesco Sarcina
12° Giuliano Palma
13° Ron
14° Frankie Hi-Nrg
Per le nuove proposte invece, Rocco Hunt con ‘Nu juorno buono’ e The Niro con ’1969′ passano alla finale. Domani gareggeranno con Diodato e Zibba, promossi ieri in finale. Tutti gli 8 giovani si riesibiranno comunque nella serata finale di sabato.