SEMPLICE REALTA? NO GRAZIE, LA VOGLIAMO VIRTUALE (O AUMENTATA)!

E’ un’onda che gonfia, gonfia, gonfia e presto sarà uno tzunami che travolgerà le nostre abitudini? Gli addetti ai lavori sono pronti a scommetterci. I grandi brand della tecnologia interattiva, social e di intrattenimento l’hanno già fatto. Non si parla d’altro… tutti la vogliono. Videogiochi, certo, ma anche videoclip, pubblicità, film, tutti riflettono sulle applicazioni e sulle implicazioni.

Sarà una bolla? Durerà? Trasformerà davvero il nostro modo di rapportarci con la realtà o ci stuferemo, come è già stato, in parte, con il 3d?

webParliamo della Realtà Virtuale e della Realtà Aumentata. Pensate ai film di fantascienza che avete visto negli ultimi dieci anni. Pensate ad esempio ad Iron Man, quando indossa la tuta e  legge sul proprio visore informazioni che specificano la realtà, la aumentano, fornendogli informazioni che non potrebbe percepire semplicemente con i cinque sensi. Ebbene tutto questo non è più solo fantascienza. Non è futuro, ma, appunto, presentissimo presente.

 D’altra parte l’idea della realtà virtuale circola già da anni nell’ambiente della ricerca tecnologica, ma alcune barriere oggettive ne avevano frenato finora l’esplosione. Per dirne una oggi la potenza dei computer di casa (anzi da tasca) è impressionante e in grado di supportare egregiamente la tecnologia necessaria.

Volendo citare alcuni degli apparecchi che sono stati recentemente lanciati sul mercato o lo saranno a breve, non si può non passare innanzitutto da Oculus Rift. lanciato addirittura come progetto di crowd funding sulla piattaforma Kickstarter e acquistato niente meno che da Facebook. Certamente uno dei sistemi più interessanti. Ha visto un lungo periodo di sviluppo ma ora ci siamo.  Potete già ordinarlo… ma armatevi di molta pazienza. Se lo fate ora, probabilmente aspetterete qualche mese, perché le richieste sono superiori alle aspettative (così si dice, ma il dubbio che si tratti di una strategia mirata, resta).

Arriverà poi anche HTC, con la sua Vive Pre. Potente come Oculus, ma con una particolarità in più. Vive Pre punta sulla possibilità di movimento (una delle grandi limitazioni di questi sistemi): potrai muoverti in sicurezza all’interno di una stanza. Attraverso un laser montato sulla parete, infatti, verrà mappata la posizione e controllata la possibilità di movimento nello spazio. Questo sistema permetterà quindi una possibilità di movimento, non prevista – per ora – da altri sistemi, almeno non così ampia.

Nella corsa all’oro virtuale, non poteva mancare Play Station. Play Station VR non sarà però un sistema completo VR, ma un accessorio per la console (anche se usa la medesima tecnologia dei concorrenti) e quindi sarà offerto a un prezzo competitivo. E’ atteso per fine anno.

C’è poi Sulon Q VR, che promette meraviglie. Oltre a tutto il resto, integrerà anche la possibilità di utilizzare applicazioni di Realtà Aumentata. E Microsoft? Microsoft presenta HoloLens… segnatevi anche questo nome. E poi c’è anche Samsung. Ultimo di questa breve e parziale carrellata, ma niente affatto ultimo. Samsung è stata una delle prime a lanciare il proprio Gear. Sviluppato in collaborazione con Oculus e progettato per supportare uno degli oggetti ormai più quotidiani e personali che ci sia: uno smartphone.

Di fronte a uno scenario come questo è chiaro che le implicazioni sono infinite. Inizialmente ci si è concentrati sull’intrattenimento ludico e quindi sulle potenzialità del gaming. Ma oggi non è giù più così e gli esperti prevedono nel prossimo futuro le applicazioni più diverse. Per esempio allo storytelling, in ogni sua forma… anche al giornalismo!

E la Realtà Aumentata?

Anche in questo caso se ne parla da anni. Lo scenario sembrerebbe altrettanto fantascientifico, anzi forse anche più della VR.  Pensateci: indossate degli occhialetti, semplici semplici, per niente ingombranti e vi trovate di fronte a una percezione della realtà – mediante informazioni aggiuntive elettroniche – che travalica i vostri cinque sensi e che non potreste cogliere in nessun altro modo. E qui la fantasia vola davvero a decine di film di fantascienza.

Si parla tanto di Google Glass e pure molti osservatori scommettono che le sperimentazioni più interessanti non sono necessariamente quelle proposte dai brand più noti.

Ad ogni modo c’è chi promette addirittura una definitiva messa in pensione dei vecchi pc… una lenta agonia, in realtà, già inaugurata dai potentissimi device mobili.

Staremo a vedere. Ma una cosa è certa. Il futuro è arrivato… è qui proprio adesso e entro l’anno ci saremo dentro fino al collo, quindi tirate il fiato e imparate a nuotare. Non potrete sottrarvi.

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