GAZZELLE LIVE AL PALAPARTENOPE

Gazzelle, Flavio Bruno Par­dini nasce a Roma il 7 di­cembre 1989.

Ph: Alfonso Papa

Cantautore italiano di indie pop, con occhiali da sole e occhiaie da solo e la felpa sporca della sera prima, inizia la sua carriera nel 2016 pubblicando un singo­lo “Quella te” che anticipa il suo primo album Superbat­tito.

Prima di pubblicare l’album, Flavio amava il pensiero di essere idealizzato dalle per­sone che ascoltavano le sue canzoni infatti non aveva ri­velato il suo volto ma pubbli­cava solo foto sfocate.

Afferma di essere stato mol­to influenzato da Rino Ga­etano, Vasco Rossi, Oasis, Nirvana, definisce il suo stile musica­le “Sexy Pop”.

Dopo aver suonato amato­rialmente in alcuni locali del­la capitale, Il 1 maggio 2018 si esibisce al concerto che si tiene an­nualmente a Roma e suc­cessivamente collabora con Lorenzo Fragola nel brano Super Martina e con Luca Carboni nel brano L’Alba.

Oggi si divide tra il nord Italia ed il Sud Italia, fino ad arri­vare a Napoli il 24 maggio passando da un sold out ad un altro.

Con i suoi occhiali da sole, ha aperto così il concerto.

Zucchero filato la prima di una lunga serie nonché una delle prime canzoni di Fla­vio.

Inondando il palco di musica e colori, così ha accompa­gnato il concerto ed il pub­blico letteralmente impazzito per lui.

Segue con un miscuglio di successi, Meglio così, Sbatti e Lacrima.

Gazzelle si lascia trasporta­re dalla presenza di migliaia di persone carichi di adrena­lina.

Dopo ogni canzone si diver­te con indizi per anticipare il prossimo pezzo ed è la volta di Blu per poi riempire l’im­menso schermo di Scusa, scusa, scusa , ho rovinato tutto un’altra volta.

“Regà dovete fare un po’ di caciara” la frase di Flavio come strumento per intera­gire con il pubblico.

È la volta di Però, Vita pa­ranoia, Brutta nuvola, Set­tembre, Una canzone che non so, classici tormentoni ormai.

Subito dopo ricopre l’intero palco con Coprimi le spalle, la canzone che dedica alla madre e dopo baci ed ab­bracci si fa spazio NMRPM, non mi ricordi più il mare, se penso a te ora vedo un cen­tro commerciale.

Seguono Scintille, Quella te, e la tanto richiesta Destri e conclude lasciando tutti con Non sei tu.

Termina così la data di Mag­gio in quel di Napoli, tra ab­bracci applausi e tanti colori.

 

Carmela Bove © copyright Backstage Press. All Rights Reserved

 

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