STEFANO FRESI, VORREI ESSERE UN SUPEREROE PER SCONFIGGERE IL PRECARIATO

Ph: Roberto Maffia
Ph: Roberto Maffia

Si paragona al forte ed imponente Hulk senza tanti giri di parole, Stefano Fresi, uno dei giovani attori più promettenti del nostro cinema che ha incontrato oggi i giovani giurati del Giffoni Film Festival. “Ricordo Hulk – ha detto in barba a Mark Ruffalo, volto del personaggio Marvel, che in Cittadella arriverà domani – tuttavia, vorrei che il mio super potere fosse quello di sconfiggere il precariato nel mondo ma non posso dire di essere contro il parlamento perché in Italia non si può dire”. Anche senza il costume da supereroe e, proprio a poche ore dall’inizio dell’anteprima Diseny di Ant-Man 3D, il secondo ospite della giornata inaugurale, ha voluto rimarcare con il tono ironico che lo distingue i problemi di un Paese ricco di contraddizioni. “Il cinema deve essere un veicolo educativo ha proseguito Fresi – una nitida fotografia del Paese. Come attori abbiamo la responsabilità di raccontarvi le luci e le ombre del quotidiano per prepararvi e farvi crescere meglio della nostra generazione”.

L’attore romano è anche un apprezzato musicista e attivo compositore per cinema e tv. Ha collaborato, tra gli altri, con Giuseppe Tornatore, Leone Pompucci, Davide Luchetti. “Sono innamorato pazzo – ha spiegato – sia della musica che del piccolo e grande schermo. Credo, anzi, che la musica faccia molto bene alla recitazione in quanto accresce la propria competenza. Si dovrebbe anche studiare di più a scuola”. Riallacciandosi al tema di questa 45esima edizione del Gff, Carpe Diem, ha detto: “Ho capito di voler cogliere l’attimo quando, intorno ai 18/19 anni, ho deciso di abbandonare gli studi, avendo intrapreso una collaborazione con il grande Proietti. Per sei mesi, la mia famiglia è stata molto spaventata. Poi mi hanno sostenuto divenendo, tutt’oggi, i miei fan più accaniti. In ogni caso per me – ha aggiunto – Carpe Diem è un invito a cogliere i momenti che cambiano la vita”. Fresi è rimasto entusiasta del Giffoni Film Festival. “Tutti mi avevano parlato del Gff perché dicevano che fosse il Festival più figo del mondo. Ed è vero. Qui ho trovato un’onda di ragazzi con sguardi che cercano risposte”.

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