Claudio Baglioni risale sul palco dell’Ariston, a circa trent’anni dalla sua prima partecipazione nel 1985, quando ricevette il premio quale “canzone del secolo” che una votazione popolare attribuì al brano Questo Piccolo Grande Amore.
Quando Fazio presenta l’artista (o l’amico come lui stesso più volte lo definisce) l’attesa è alle stelle ed il pubblico in sala non attende altro. Baglioni – a pochi giorni dall’avvio del suo nuovo tour – si presenta in gran forma e propone un medley di cinque brani: “Questo piccolo grande amore”, “E tu”, Strada facendo”, “Avrai”, “Mille giorni di te e di me” alternandosi tra pianoforte e chitarra.
Infine “Con voi”, il brano che dà titolo e significato al progetto discografico che sta sviluppando viene eseguito con la partecipazione di tutta l’orchestra del festival.
Baglioni, scherza, con Fazio sul fatto che la sua carriera ebbe inizio un pò per caso ed un pò per gioco tanti anni fa con un altro santo, al festival di San Felice da Cantalice nel quartiere di Centocelle in Roma.
“Per Sanremo – continua Baglioni – mi auguro, sopratutto che torni ad essere il centro della Musica. Delle altre cose è già pieno tutto il resto dell’anno. Perchè la Musica è cultura. L’augurio è che la musica promuova quella “ricostruzione” ideale, culturale e morale, che deve essere punto di partenza verso una nuova stagione. Una ricostruzione che non può essere un fatto individuale – conclude Baglioni – ma un percorso da fare, appunto, “Con voi”, nel quale ognuno è chiamato a fare la propria parte, mettendo in gioco idee, valori, energie…in una parola: se stesso. Perchè di cultura si mangia. E, in ogni caso, ci si alimenta“.
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