CASASANREMO ARTE, SIMONA ZECCA

 
Nome artista:
Simona Zecca
Titolo opera:
See Me Through
 
 
Chi è Simona Zecca?
Appassionata di disegno e d’arte fin dall’infanzia, ho sempre continuato a coltivare la sua passione per l’arte anche durante gli studi e nel periodo in cui ho lavorato nel marketing.
Amo studiare e apprendere sempre nuove e varie tecniche e negli anni ho approfondito l’utilizzo di grafite, matite colorate, acquerello, acrilico, aerografo e olio, che è attualmente la mia tecnica preferita.
Nel 2015 ho deciso di seguire il richiamo sempre presente dell’arte a cui ho iniziato a dedicarmi a tempo pieno dal 2016, inizialmente personalizzando ad aerografo principalmente caschi e parti di moto e parallelamente esprimendomi attraverso i miei dipinti su tela. Nel 2019 ho iniziato ad esporre le mie opere ottenendo sempre maggiori soddisfazioni.
 
Simona Zecca e l’arte?
Inizialmente iperrealista, ho recentemente sentito la necessità di esprimermi attraverso uno stile più mio. Sempre in evoluzione, mi trovo ora molto a mio agio in un moderno realismo caratterizzato da figure dipinte ad olio alla prima con elementi materici e in foglia d’oro e prediligo i ritratti femminili. Inoltre, sono da sempre particolarmente concentrata sull’espressività dello sguardo.
 
Ci parli dell’opera che è stata selezionata per la Sezione Arte 2023 di Casa Sanremo
“See Me Through” è un olio su tela 50×70 con foglia d’oro e pasta acrilica utilizzata per realizzare la texture del muro grezzo con graffiti alle spalle della figura. “See Me Through” è un invito ad andare oltre le apparenze e a cercare di comprendere gli altri anche al di là delle maschere che ognuno di noi indossa ogni giorno (in questo caso, la maschera è realizzata in foglia d’oro). La ragazza, infatti, sotto la maschera indossa degli occhiali, a significare che, al di là del ruolo che quasi tutti interpretiamo, in determinate circostanze, c’è ancora di più da cogliere e capire.
 
Come giudica il binomio Musica e Arte?
Il binomio Arte Pittorica e Arte Musicale viene da sé. Tutte le arti possono facilmente essere assimilate ed integrate, quindi penso che sempre più spesso sarebbe necessario avvicinare una all’altra, in modo da “contaminarle” vicendevolmente e coinvolgere i maggiori fruitori dell’una nell’altra.

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