Esce oggi in versione doppio cd, vinile da collezione e digital download, “Armstrong” il nuovo album di inediti postumo di GiuniRusso. Otto brani risalenti al 1980 composti da Giuni Russo e MariaAntoniet ta Sisini che formano il tassello mancante nella discografia della voce più potente e raffinata della musica italiana. Il disco è stato anticipato dal singolo per le radio “Non voglio andare via”. Data l’eccezionalità e la grande portata artistica di queste canzoni, Maria AntoniettaSisin i ha prodotto anche un videoclip sul singolo con la partecipazione straordinaria di Maria Grazia Cucinotta ( artista già a suo tempo apprezzata da Giuni), diretto e ideato da Carlo Fenizi, che dirigerà il film sulla vita diGiuni Russo in fase di realizzazione. I brani furono registrati come provini negli anni 80 prima che Giuni venisse conosciuta al grande pubblico, circolando in versioni duplicate nel mercato illegale del collezionismo. Ritrovati in archivio i nastri originali, l’Associazione Giun iRussoArte, che da anni tutela e promuove il patrimonio artistico della cantautrice, ha realizzato gli arrangiamenti del disco affidando il lavoro ad uno storico musicista di Giuni, Stefano Medioli, e a Pino “Pinaxa” Pischetola, pe r dare vita ad un sound fedele a quel tempo e comunque già moderno ed attuale. A completare l’opera il secondo cd contiene i rarissimi provini degli stessi brani, nelle versioni voce e chitarra acustica (suonata dalla stessa coautrice dei brani Maria Antonietta Sisini) .
Il titolo “Armstrong” è dato dall’omonimo brano dell’album, che Giuni compose in onore del grande Louis Armstrong, il quale durante il Festival di Sanremo del 1968 regalò ad una Giuni appena sedicenne, il bocchino della sua tromba. Conservato gelosamente, la foto del bocchino fa parte dell’artwork dell’album.
“Armstrong” è un disco fortemente autobiografico fin dal primo singolo estratto “Non voglio andare via” con una giovane Giuni che conosce la sua strada ma incontra difficoltà non impossibili da superare, o nella splendida “Lacrime e sogni” (un amore che tortura), o nell’altra gemma del disco “Quale ti amo” da cui traspare la grinta e la consapevolezza di un’artista che ha segnato un’epoca.
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