Ischia e il cinema: IL MULATTO 1950

Il cinema nell’isola verde

Girato  subito dopo la grande guerra “Il Mulatto” è un film che descrive Ischia come un luogo tranquillo ma in pieno dopoguerra, dove c’è tanta voglia di ricominciare seppur alcune ferite della guerra siano ancora aperte. E si basa proprio su questi temi la trama di questo  film  diretto dal regista  pugliese Francesco De Robertis.  Nel cast figura l’affermato attore di teatro Umberto Spadaro e il giovane Renato Baldini. La colonna sonora, per la terza volta, è affidata al compositore aretino Annibale Bizzelli, che firmerà la musica di sette film del regista. Ma c’è anche una bellissima signorina bionda che interpreta una giovane cantante, la giovanissima Letizia Moroa, che in seguito, dopo aver conosciuto proprio ad Ischia lo scenografo Premio Oscar Ken Adam, diventerà sua moglie. Per la quasi totalità il film è ambientato nell’isola d’Ischia, e per essere più precisi nel borgo di Ischia Ponte. Ci sono alcune scene girate in località Punta Molino dove ancora non esisteva l’omonimo plesso alberghiero. Le scene in questione sono girate sulla terrazza dell’abitazione di un artista locale: il pittore Vincenzo Colucci. Non mancano scene ambientate in via Luigi Mazzella, tra la vecchia Farmacia Mirabella e alcune abitazioni locali.  Va ricordato che il regista è stato il primo a “girare” ad Ischia nel dopoguerra. In precedenza (tra il 1936 e il 1937) avevano ambientato film ad Ischia solo Amleto Palermi con “Il Corsaro Nero” ed Enrico Guazzoni con “Il Dottor Antonio”

Il film, girato nel 1950, nella versione estera esce con un altro titolo : “L’orphelin de Capri ou Le Mulâtre”. La pellicola è stata in seguito restaurata. Nell’edizione del  2005 l’Ischia Film festival ha voluto omaggiare la presenza del premio Oscar Sir Ken Adam e della sua signora Lady Letizia Moroa proiettando proprio quella versione restaurata del film alla torre di Michelangelo.  Il giovane interprete del film non è altri che il figlio adottivo di Dante Maggio un grande caratterista napoletano.

Michelangelo Messina – Backstage Press

 

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