LA BAMBINA INVISIBILE – Alessia Nobile

Ci presenti il suo lavoro

“La bambina invisibile” è un romanzo che affronta le difficoltà interne ed esterne di una bambina nata in un corpo sbagliato, dall’ infanzia all’adolescenza per giungere alla vita adulta. Dalle burrasche vissute con la famiglia, all’ inganno della società bigotta e stereotipata. Fino a riprendersi il proprio corpo. Essere una donna transgender per la società è come aver commesso un reato, per la protagonista è una necessità di vita. 

Quanto di lei è presente nel testo?

Il mio è un romanzo autobiografico, il grido delicato di una bambina invisibile, rimasta in silenzio per tanti anni, troppi. Orfana del suo vero involucro. Avevo solo tre anni quando ho cominciato ad accusare una sorta di disagio col mio corpicino da maschietto, in contrasto con la dolce anima femminile. Un percorso lungo e ricco di ostacoli, rimbalzi, pregiudizio; ma anche di traguardi e sogni in parte realizzati. Ci sono voluti ben quarant’anni prima che il silenzio della bambina invisibile, potesse divenire voce scritta, in un libro.

Sono io la protagonista del romanzo.

Che cos’è la scrittura per lei?

Sin da piccola amavo leggere e scrivere. Annotavo tutti i miei pensieri su un diario segreto. La scrittura per me è un’arte che riesce a trasformare in voce scritta tutte le emozioni che mi attraversano, un rito liberatorio che mi regala serenità e contentezza. La scrittura è una forma d’arte estremamente preziosa. Quando sono malinconia, scrivo. Scrivo se ho il cuore colmo di emozioni. Scrivo per vivere meglio, perché è grazie alla scrittura che riesco a ritrovarmi; e cerco di trasmettere delle emozioni anche al lettore e questo non può che rendermi soddisfatta. Io la chiamo la terapia della felicità. 

Perché ha deciso di partecipare a Casa Sanremo? E che cosa si aspetta da questa partecipazione?

Ho conosciuto Casa Sanremo diversi anni fa, in occasione del Festival, e me ne sono subito innamorata, sia per l’eleganza e l’organizzazione sia per le molteplici attività che si svolgono in parallelo al Festival. Mi piacque soprattutto la Vetrina Writers, e promisi a me stessa che un giorno avrei voluto presentare il mio libro, sul quale già ci stavo lavorando intensamente, proprio a Casa Sanremo. Casa Sanremo è inclusiva e priva di pregiudizi, dunque il posto migliore dove “La bambina invisibile “potesse approdare”. Mi auguro di entrare nel cuore di tutti e che il mio romanzo così “soffice e intenso”, arrivi ovunque e cambi in qualche modo la mentalità di chi, purtroppo, ancora oggi, vive ancorato a pensieri chiusi e non corrispondenti a verità sulla realtà transgender. 

In questo momento storico così doloroso e difficile, qual è il ruolo che gli autori sono chiamati a svolgere?

In un periodo come questo, credo che gli autori abbiano un ruolo molto importante. Si trascorre più tempo a casa, si esce meno la sera, niente feste e discoteche, quindi una buona lettura aiuta a vivere meglio questo momento storico abbastanza triste. Gli autori hanno il compito di coccolare i lettori con opere intense, intriganti e costruttive. Trascorrere più tempo in compagnia dei libri, contribuisce alla formazione e alla crescita di ciascun individuo, compito dell’autore è quello di regalare pillole di serenità attraverso testi scritti bene che arrivino direttamente all’anima e che producano benessere. Da sempre credo che la scrittura e la lettura siano essenziali per vivere meglio.

Ci regali un breve stralcio del suo testo.

“decisi di oltrepassare quelle sbarre, di rompere tutti gli schemi che fino a quel momento avevano condizionato la mia vita. Non potevo sapere quello che sarebbe successo dopo, ma di una cosa ero certa, che passare dalla prigionia alla libertà, mi avrebbe resa ME STESSA.”

Valeria Marzoli © Copyright Backstage Press. All Rights Reserved

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