Molière: la recita di Versailles è un anarchico viaggio nel tempo scandito da folgoranti estratti di tre capolavori di Molière: Il Misantropo, Il Tartufo e Il Malato immaginario tradotti e adattati per l’occasione dal drammaturgo Stefano Massini. Il Teatro e la biografia di Molière sono raccontati attraverso la storia del “dietro le quinte” di una compagnia in prova, costretta ad allestire uno spettacolo in fretta e furia. Paolo Rossi “sdoppiato” interpreterà sia Molière, che sé stesso, mentre, da capocomico, è intento a capitanare la sua compagnia e ci trascinerà in un serratissimo gioco di rimandi e parallelismi. Realizzeremo quanto fosse stretto il rapporto tra l’uomo Molière e le sue opere mediante il geniale accostamento del lavoro e della vita del capocomico Molière a quelli del personaggio capocomico Rossi. Partendo dal un canovaccio di Stefano Massini, autore apprezzatissimo in Italia e all’estero, del quale ricordiamo Lehman Trilogy, il testo dell’ultimo magnifico allestimento di Luca Ronconi, Paolo Rossi e Giampiero Solari teorizzano la coesistenza sul palco dell’”attore”, colui che conosce il mestiere, dei personaggi che evoca e interpreta, e della “persona stessa”: una compresenza scenica che permetterà un’improvvisazione rigorosa, che si traduce in uno spettacolo “irriverente, caustico e veritiero” creato e ricreato ogni sera dall’estro di Paolo Rossi e dalla sua agguerrita compagine di attori e musicisti.
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