Un disco di cinque tracce e per ciascun brano un videoclip. E’ questo il progetto portato avanti dai Plunk Extend per “Prisma”, lavoro uscito a dicembre 2014 che è stato accompagnato sino ad oggi da una controparte visuale realizzata dai videomaker Michele Vairo, Claudio Roveda e Francesca Manuele. L’ultima creazione, in uscita oggi sul canale Youtube della band, è “Blu”, un clip a firma di Francesca Manuele che vede la partecipazione degli attori Andrea Pellizzoni e Stefano Besana.
“Il soggetto di Blu – racconta Francesca Manuele – è nato spontaneamente, dalle parole della canzone. Una stanza, metafora della mente, ed un ragazzo al quale bastano pochi metri quadrati per viaggiare. Tutti i videoclip ispirati a Prisma hanno raccontato di un percorso, la rincorsa di un qualcosa: per Rosso il piacere, per Nero l’oblio, per Bianco il prossimo, per Verde la fine e l’inizio. In Blu si ripercorrono tutti citandoli e non si cerca niente, si viaggia senza una meta, ignari d’incontrare se stessi alla fine… Blu nasce con l’intento di essere il finale di Prisma e l’inizio di tutto. Non volevamo fosse il più importante, volevamo solo dare un senso e allo stesso tempo chiudere quest’avventura. Due anni fa usciva Rosso e non sapevamo ancora sarebbe stato il primo libro che il protagonista di Blu avrebbe scritto.”
Dopo “Rosso”, “Nero”, “Bianco” e “Verde”, “Blu” è l’atto conclusivo di “Prisma”, lavoro di soli cinque brani – ciascuno intitolato come un colore – che i Plunk Extend considerano come un disco a tutti gli effetti, nella forma di un concept album dove i colori sono una metafora per raccontare storie dal carattere esistenziale, accomunate da un desiderio di fuga e di rifiuto della realtà così come è.
Quest’ultimo capitolo è anche l’occasione per la band milanese di fare un bilancio dell’esperienza “Prisma”, proprio mentre è in corso da qualche mese il lavoro di scrittura del nuovo disco: “È stato un bel viaggio: un viaggio interiore, ne siamo consci. Prisma è stato un analizzarsi in profondità, guardarsi l’un l’altro negli occhi e scoprirsi un po’ più complessi di quanto potesse sembrare. Chiudere il cerchio con il video di Blu, che parla di conoscersi, di ‘viaggiarsi’, di riportare a casa noi stessi e le nostre fantasie, ci sembra la cosa migliore, inevitabilmente. Perché è con l’animo placido e la testa sgombra, nella tregua con sé stessi, che si possono aprire occhi e orecchie e gettarsi fuori alla scoperta di ciò che non è ‘noi’. Ma questa è un’altra storia…”
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