Antonio Pignatiello A Sud di Nessun Nord

IMG_3373_bDa qualche mese è in distribuzione il tuo ultimo lavoro “A Sud di nessun nord”. Ci parli un po’ dell’album?

A sud di nessun nord è un album registrato in giro per l’Italia a cui hanno preso parte circa trenta musicisti. Siamo partiti con il pianista Giuliano Valori (a cui l’album è dedicato, perché purtroppo lui – un anno fa – è venuto a mancare) ispirati dalla voglia di condividere la vita e l’incontro umano e musicale che ne sarebbe venuto, e lasciando molto spazio all’imprevedibilità del caso che il destino ci riserva.

Il tema del viaggio è una costante dei tuoi lavori, nel precedente album parlavi di una stazione ferroviaria chiusa, lungo la tratta Avellino -Rocchetta ed in questo album parli di viaggi ed incontri. Cosa è per te il viaggio e quanto è importante l’arte dell’incontro?

Il viaggio ci guida verso la conoscenza e la conoscenza l’abbiamo attraverso il viaggio; mi viene in mente un famoso verso di Dante “…Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza””: Ulisse invita i compagni ad avventurarsi oltre le Colonne d’Ercole, che per gli uomini dell’epoca del sommo poeta rappresentavano i confini del mondo. Spingersi oltre per ardore di conoscenza.  

 Il viaggio è presente anche nella copertina dell’album, ove ritroviamo un’opera inedita del pittore Alessandro Quatrale “Sosta al sud”.

Con Alessandro Quatrale ci siamo incontrati, gli ho raccontato la mia idea, ha ascoltato le canzoni. Abbiamo ripercorso geografie e orizzonti lontani e messo l’accento sulla sosta necessaria per rimettersi in cammino. Chi osserva il dipinto noterà sulla destra un cappotto e un cappello appesi, e un paio di stivali sul pavimento, oltre naturalmente a tutti gli altri oggetti che lo compongono.

La tua formazione è essenzialmente cinematografica, quando hai capito che invece poteva essere la musica ad avere la meglio?

Con la musica ho un rapporto che dura fin dall’infanzia; mio padre e i suoi compagni avevano “costruito” a Lacedonia (AV) sul finire degli anni 70 una delle prime radio libere dell’Irpinia per cui i primi contatti li ho avuti sin da subito con vinili dei Rolling Stones, The Clash, Jimi Hendrix, Lou Reed, Fabrizio De André, Paolo Conte, Bruce Springsteen, Franco Battiato, etc…per citarne alcuni. Durante le scuole superiori ho suonato in una rock band che è durata fino al primo anno di università. C’è stata una pausa, il tempo necessario per fare molte esperienze di vita, lavori vari, laurearmi  etc… La musica è tornata a sedurmi sulle strade di Roma attraverso un incontro casuale. E ci passerei volentieri il resto della mia vita con lei.

 Rimanendo in tema di incontri, come ti poni nei confronti del tuo pubblico e nell’incontro con esso?

E’ un rapporto molto bello e sincero. Cerco sempre di portare in scena uno spettacolo diverso, a seconda dei luoghi e dei contesti passando da spettacoli più intimi e narrativi a live più energici e ricchi di musica.

 Quali invece i prossimi progetti?

Posso anticiparvi che con Luigi Pistillo, Simone Fiaccavento e Gianfilippo Invincibile, che sono prima di tutto persone speciali e poi stretti collaboratori, stiamo già scrivendo molte canzoni per il prossimo album. E forse qualche nuova sorpresa in arrivo, anche per quel che riguarda gli ospiti che prenderanno parte al prossimo viaggio.

 

Alfonso Papa per Backstage Press © Copyright 2013-15. All Rights Reserved

 

Print Friendly, PDF & Email

Comments are closed.