E’ in rotazione radiofonica il brano “Storia d’amore”, una rilettura elctro-swing del celebre brano di Adriano Celentano. Dopo la canzone dell’amore scandalo “Je t’aime mai non plus” del primo singolo, arriva quella della mancata seduzione e del gran rifiuto. Ci parli della scelta dei brani e come gli stessi sono stati, da te, riletti?
Questi brani sono scelte d’amore, capolavori della musica che ho ritenuto opportuno riprendere in mano riportandoli alla ribalta, credo che fosse un peccato non rinnovarli e riportarli ai giorni nostri.
E’ stata una scelta ben precisa, partendo dal mio essere, dal mio carattere, dalle mie emozioni. Le storie d’amore, il racconto dell’amore ma anche la sofferenza dell’amore, oggigiorno è sempre più frequente sentire parlare di sofferenza legata all’amore, la vita è piena di questi esempi.
Entrambi i brani fanno parte del tuo ultimo lavoro “Passion Fruit”, uscito proprio in questi giorni e come dicevi un’album d’amore. Cos’altro potremo trovare al suo interno?
L’album gioca con le lingue, passando dal francese all’inglese, dal napoletano all’arabo e si avvale di grandi nomi come Enzo Gragnaniello e Fausto Mesolella, ma anche di giovani creativi “newpolitani” come Alessio Arena e Il Tesoro di San Gennaro.
Oltre i due singoli Je t’aime moi non plus e Storia d’amore ci sarà: Nun te scurdà, Guaglione, Nisciuno, Le vie en rose, Sotto ‘o cielo ‘e Paris, Passion Fruit, Basame mucho.
Nella tua musica c’è tanto della tradizione napoletana e di quella araba, cos’è per te la musica?
La musica è tutto, gioia, passione, amore, dolore, speranza. Noi musicisti siamo fortunati – da questo punto di vista – rispetto a quelli che fanno gli altri lavori, abbiamo la possibilità di nutrirci di musica in continuazione, emozionarci e viverla in ogni momento. Che vuoi di più dalla vita, la musica è tutto.
Riguardo al concetto della tradizione napoletana, in qualsiasi cosa che ho fatto ho sempre portato le melodie napoletane, sono dei brani che portano tanto onore all’Italia, attraverso questi brani negli anni nel mondo si è diffusa la lingua napoletana, la tradizione e con esse la cultura italiana.
In questo ultimo progetto ho aggiunto qualche ingrediente, rendendo il tutto più swing, radiofonico, elettronico.
Il tuo rapporto con l’amore?
Domanda difficile da rispondere con poche parole. Io sono una persona che ama tantissimo e da tantissimo, ma allo stesso modo sono capace di togliere tutto. Molti dei brani scelti, come dicevo in precedenza, raccontano di storie di sofferenza.
Oggi si parla molto di parità, ma nell’amore credo che non sia stata ancora raggiunta, la donna è sempre quella che da di più, che da la vita per amore ed il più delle volte non viene capita e ricambiata. Non a caso questo disco l’ho dedicato ai grembi di tutte le mamme che in loro portano e fanno crescere il frutto della passione.
Nella tua carriera musicale tantissime collaborazioni, difficile elencarle tutte, cosa ti hanno lasciato?
Con grande affetto c’è quella con Eugenio Bennato che è stato per me la scuola, ma non quella dei banchi ma da strada, la scuola della vita. Eugenio l’ho sempre definito il mio padre adottivo da palco. Poi ce ne sono tantissime altre Montecorvino, Gragnaniello, tutto il gruppo del film Passione
di John Turturro. Davvero tante e non si limitano solo all’aspetto musicale di per se, ma a tutto quello che c’è intorno. Per esempio, l’incontro con Michele Del Prete che da tanti anni mi segue per ciò che concerne i bellissimi abiti che indosso durante i miei concerti e tante tante altre.
Canti, balli, suoni ed ora anche attrice. Dopo l’esperienza del film “Passione”, ora “Gigolò per caso”. Ci racconti com’è stato indossare le vesti di attrice ed in generale se dovessi scegliere, tra musica e cinema?
Jonh Torturro, una persona straordinaria e soprattutto con un animo molto umile, mi ha voluto in questo progetto e per me è stato straordinario farne parte. Mi sono ritrovata difronte a tante persone, lo stesso Torturro, Woody Allen, Sharon Stone ed è stato bello condividere questa esperienza. Ovviamente, però, tra musica e cinema sicuramente musica.
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